Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] Tale concetto non esiste né nella teoria ottica di Euclide, né in quella di Tolomeo. L’idea che un’immagine si formi, nell’occhio, nello specchio o in un corpo diafano di densità diversa dall’aria (come un vaso di cristallo colmo d’acqua), mediante l ...
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elioscopio
elioscòpio [Comp. di elio- e -scopio] [ASF] Dispositivo ottico che si adatta davanti all'oculare di un telescopio astronomico per osservare direttamente l'immagine del Sole, senza che l'occhio [...] a questa l'e., collocato sulla verticale del punto da segnalare, appare come un punto luminosissimo, visibile anche a occhio nudo e a grande distanza. Per effetto della rotazione terrestre, dopo circa un minuto la stazione di osservazione esce fuori ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] coni distinti e non contigui, facendo il rapporto tra la separazione media dei coni, circa 6 μm, e la lunghezza focale media dell’occhio, circa 17 mm, si ottiene per α il valore di circa 3∙10–4 rad (appunto 1′ ca.), cui corrisponde un p. risolvente ...
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In ottica, fessura s., il sottile taglio che attraversa diametralmente il disco opaco che gli oculisti applicano sulla montatura degli occhiali per stabilire l’eventuale presenza di astigmatismo nell’occhio [...] esaminato; foro s., il piccolo foro nella parete frontale della camera oscura, davanti al quale veniva posto il soggetto illuminato che veniva poi proiettato sulla parete opposta della camera stessa ...
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diplopia
diplopìa [Comp. dei gr. diplóos "doppio" e tema óp- "vedere"] [FME] Anomalia della visione a causa della quale si vedono immagini doppie. Si ha d. per così dire normale nella visione binoculare [...] fissa l'oggetto, e pertanto detta immmagine vera, è ben distinta, mentre quella formata nell'occhio deviato (immagine falsa) è confusa e sfocata, perché viene a formarsi sulla zona periferica della retina. La d. può verificarsi anche nella visione ...
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visuale
visuale [agg. e s.f. Der. del lat. visualis, da visus -us "vista"] [OTT] Angolo v.: per un dato oggetto relativ. a un dato punto di vista è l'angolo sotto il quale da quest'ultimo è visto l'oggetto. [...] v. (o, assolut., visuale s.f.): relativ. a un punto o a un oggetto, la retta (precis., la geodetica dello spazio) che dall'occhio va a tale punto od oggetto. ◆ [ASF] Magnitudini stellari v.: v. stella: V 619 a. ◆ [ASF] Stella doppia v.: ogni sistema ...
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astigmatico
astigmàtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di astigmatismo] [OTT] Di sistema ottico che presenta astigmatismo. ◆ [OTT] Immagini a. e lineette a.: di una sorgente puntiforme: → astigmatismo. ◆ [FME] [...] [OTT] Di occhio che presenta astigmatismo. ...
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ULTRAVIOLETTI, RAGGI
Nicola Rosato
(XXXIV, p. 643)
Lo spettro della luce solare è molto più ampio di quello percepito dai nostri occhi; al di là del rosso esistono raggi invisibili, detti ''raggi infrarossi'', [...] e diminuiscono l'intensità del visibile che arriva ai nostri occhi.
In vari campi della ricerca scientifica gli UV vengono usati può essere implicato nell'invecchiamento del cristallino dell'occhio. Anche i ponti disolfuro nelle proteine assorbono ...
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magico
màgico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. mag✄ikós, lat. magicus, "che ha pertinenza con la magia"] [LSF] Si dice di cose che danno aspetti singolari (lanterna m., occhio m., ecc.) o di enti numerici [...] e geometrici che godono di proprietà singolari (nucleo m., numero m., quadrato m., T m., ecc.), per i quali si rinvia alle voci relative ...
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macroscopico
macroscòpico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di macro- e -scopico] [LSF] (a) In contrapp. a microscopico, di oggetto o sistema materiale che, per le sue dimensioni non piccolissime, può essere osservato [...] molto più piccola; per es., è una struttura m. la forma di un corpo cristallino, ben identificabile a occhio nudo, mentre è una struttura microscopica la cella elementare del reticolo, per identificare la quale occorrono microscopi o addirittura ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...