ipociclosi
ipociclòsi [Comp. di ipo- e del gr. ky´klosis "rotazione"] [FME] Nell'ottica medica, riduzione del potere di accomodazione dell'occhio, per irrigidimento del cristallino o perdita di funzionalità [...] del muscolo ciliare ...
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MICROSCOPIO (XXIII, p. 221)
Vasco RONCHI
Carlo CASTAGNOLI
Mentre l'avvento della microscopia elettronica e protonica (v. appresso) portava a prevedere per il microscopio ottico una utilizzazione modellata [...] o no, occorre trovare un mezzo per accertarsene. Orbene di mezzi capaci di far questo se ne conoscono due soli: l'osservazione ad occhio e la fotografia (un terzo mezzo sarebbe l'analisi come si esegue negli apparati televisivi, ma a tutt'oggi esso è ...
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ametropia
ametropìa [Comp. di a- privat., del gr. métron "misura" e del tema op- "vedere"] [FME] Nell'ottica medica, qualunque vizio di rifrazione dell'occhio (che si dice allora occhio ametropico), [...] e quindi ipermetropia, miopia, presbiopia (→ le singole voci) ...
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fovea
fòvea [Der. del lat. fovea "fossa"] [BFS] [FME] [OTT] Leggero infossamento della macula lutea nei Vertebrati, dove è massima l'acuità visiva (→ occhio). ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] elettromagnetiche, la cui lunghezza d’onda λ è compresa tra 0,4 μm circa e 0,75 μm circa, danno luogo nell’occhio umano a una particolare sensazione di c. (colore c. semplici oggettivi). I c. semplici oggettivi sono infiniti, stante la continuità con ...
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opto-
opto- [Der. del gr. optikós "ottico", da ópsia "vista"] [ELT] [FME] [OTT] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica riferimento all'occhio, alla vista o a dispositivi ottici. ...
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visibilità arte Pura v. (ted. reine Sichtbarkeit) Nella critica d’arte, teoria, elaborata nell’ultimo quarto del 19° sec. da K. Fiedler e dagli artisti A. von Hildebrand e H. von Marées, secondo la quale [...] si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio; con significato attivo, la possibilità di percepire e della v. relativa; essa varia, naturalmente, da occhio a occhio. Per l’occhio fotometrico normale tale curva (curva normale di v.) è ...
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Auriga
Auriga [Lat. Auriga -gae "guidatore di cocchio"] [ASF] Antica costellazione del cielo boreale, di simb. Aur, vicina all'Orsa Maggiore, che a occhio appare come un pentagono quasi regolare ai cui [...] vertici si trovano stelle ben visibili; fra esse, luminosissima è la stella principale (α Aurigae), nota come Capella (la Capra), di magnitudine 0.2 (la quarta del cielo, dopo Sirio, Canopo e Vega); per ...
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disaccomodamento
disaccomodaménto [Comp. di dis- e accomodamento] [FME] Nell'ottica medica, il venire meno, per motivi fisiologici o patologici, del potere di accomodamento (←) dell'occhio. ...
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retina
rètina [Lat. retina, dim. di rete (per i vasi sanguiferi che vi s'intrecciano)] [FME] Membrana di natura nervosa che costituisce la tunica interna dell'occhio e porta i fotorecettori (coni e bastoncelli) [...] che convertono, attraverso reazioni biochimiche, i segnali luminosi captati dall'occhio in segnali nervosi; questi, seguendo le vie nervose, raggiungono le aree visive della corteccia cerebrale, dando luogo alle percezioni visive e alla formazione ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...