L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] di carta bianca, egli esaminò la serie di colori al microscopio, ma non vide nulla che non potesse distinguersi a occhio nudo. Gli esperimenti di Boyle sul colore, insieme alla sua attraente ipotesi che, "forse", il prisma si sarebbe dimostrato utile ...
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Anatomia
Ciascuna delle due cavità dello scheletro della testa, separate tra loro dalle fosse nasali, che contengono i globi oculari con i loro principali annessi. L’insieme dell’o. e delle parti molli [...] Nella stessa fessura è compresa una formazione anulare (anello di Zinn) su cui si inseriscono i quattro muscoli retti dell’occhio e il muscolo grande obliquo. L’o. contiene inoltre il piccolo obliquo, il muscolo elevatore della palpebra superiore, il ...
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Insieme di minutissime particelle incoerenti (detriti, terra arida, sabbia ecc.), che si stende sul suolo e, sollevato facilmente dal vento, si deposita ovunque. Per estensione, ogni materiale che, per [...] dell’airglow).
P. interstellare
Dell’esistenza della p. interstellare ci si può accorgere osservando il cielo notturno, anche a occhio nudo: le macchie oscure, che si notano nella fascia luminosa della Via Lattea, sono prodotte infatti da nubi di p ...
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materia, struttura della
Paolo Calvani
Atomi e molecole visti da vicino
I cambiamenti di stato dell’acqua, il sorprendente numero di molecole d’aria contenute in un palloncino di gomma, le caratteristiche [...] muovono. Per capire quali sono le dimensioni in gioco, partiamo da una delle cose più piccole che possiamo vedere a occhio nudo: un capello, che è spesso soltanto un decimo di millimetro. Con un potente microscopio arriviamo a distinguere sul capello ...
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Jamin Jules-Celestin
Jamin 〈ghamèn〉 Jules-Célestin [STF] (Termes 1818 - Parigi 1886) Prof. di fisica nell'École Polytechnique (1852) e alla Sorbona (1863); socio straniero dei Lincei (1883). ◆ [MCF] [...] , a larghe frange non localizzate, è osservata nel piano focale di una seconda lente convergente, dove si pone l'occhio dell'osservatore; tale figura varia se s'interpone un campione otticamente trasparente su uno dei cammini dei raggi; l'interesse ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: [...] di acquisizione dei suoni e dei colori, ma conduce una vera e propria indagine fisiologica per capire la struttura dell'occhio e dell'orecchio umani. A questo scopo inventa due strumenti, il risonatore di Helmholtz, un apparecchio che permette di ...
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FOTOCELLE
Gilberto Bernardini
Per l'effetto fotoelettrico, le sue leggi fondamentali e il significato preciso di certe denominazioni, come "soglia fotoelettrica", v. fotoelettricità (XV, p. 780).
Si [...] aspetto la cella fotoelettrica è estremamente meno sensibile dell'occhio umano e non si può dire che la possibilità cose difficilmente si vede come superare. Così mentre con l'occhio si può ritenere di apprezzare una intensità luminosa (nel verde) ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , che avesse un rapporto motivato con l’oggetto. Non è per es. s., in questo senso, un triangolo con dentro un occhio, che allude al concetto, esprimibile in parole chiare, del Dio onniveggente e trino, non essendo certo l’espressione spontanea dell ...
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Mazzo di penne usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di divise militari, in cappelli e acconciature femminili; in senso figurato, oggetto o formazione che nell’aspetto ricorda [...] si dipartono dalla corona solare, finendo gradatamente per perdersi nella luce diffusa del cielo. Si vedono, anche a occhio nudo, durante le eclissi totali di Sole.
Fisica
In elettrologia, caratteristica luminescenza, di varia forma, che si produce ...
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HARTLINE, Haldan Kefger
Claudio Massenti
Biofisico, nato a Bloomsburg (Pennsylvania) il 22 dicembre 1903. Conseguito (1923) il B. S. presso il Lafayette College di Pennsylvania e il M. D. (1927) presso [...] unità fotorecettrici, con procedimenti sperimentali originali, principalmente in Limulus polyphemus, che per la particolare struttura del suo occhio laterale, composto di circa 1000 ommatidi, offriva la possibilità di agire, anche con i mezzi di ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...