pennacchio
pennàcchio [Der. del lat. pinnaculum] [EMG] Caratteristica luminescenza (ingl. streamer) a fiocco che si produce in prossimità degli elettrodi nella scarica elettrica nell'aria o in un gas: [...] lunghezza (fino a una decina di diametri solari), che si dipartono dalla corona solare, finendo gradatamente per perdersi nella luce diffusa del cielo (v. Sole: V 327 e); sono osservabili a occhio nudo soltanto durante le eclissi totali di Sole. ...
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fenachistoscopio
fenachistoscòpio [Comp. del gr. phenakistès "ingannatore" e -scopio] [STF] [FME] [OTT] Apparecchio (detto anche fenachetiscopio o fenacistiscopio), costruito agli inizi dell'Ottocento, [...] erano riportate diverse posizioni di una stessa figura, mentre nel secondo erano ricavate delle fessure, attraverso le quali l'occhio dell'osservatore riceveva, per la persistenza delle immagini nella retina, l'impressione di movimenti della figura. ...
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planisfero
planisfèro [Comp. di plani- e (emi)sfero] [GFS] Rappresentazione cartografica dell'intera superficie terrestre, talora divisa nei due emisferi occidentale (centrato sulle Americhe) e orientale [...] divisa nei due emisferi boreale e australe, con l'indicazione delle costellazioni e, mediante opportuni accorgimenti grafici, della magnitudine apparente delle principali stelle visibili a occhio nudo (cioè fino alla magnitudine 6): → costellazione. ...
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Fisica
Fenomeno di ottica atmosferica, dovuto alla rifrazione e riflessione della luce di una sorgente luminosa (generalmente il Sole, ma anche la Luna o una sorgente artificiale molto intensa) da parte [...] di tale raggio. I raggi di Cartesio relativi alle varie gocce vengono a trovarsi su una superficie conica il cui vertice è nell’occhio dell’osservatore e il cui asse è la retta a della fig. 1. Così dunque si forma l’a. primario; per quello secondario ...
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telescopio
telescòpio [Comp. di tele- e -scopio] [LSF] (a) Strumento ottico per la visione di oggetti distanti, propr. t. ottico (v. oltre). (b) Estensiv., nome di dispositivi per rivelare e misurare [...] fotografici); un'altra distinzione è tra t. terrestri e t. astronomici, a seconda che l'oculare presenti all'occhio immagini degli oggetti diritte oppure capovolte (come sono le immagini obiettive); tali denomin. derivano dal fatto che il fornire ...
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R
R 〈èrre〉 [Forma maiusc. della lettera r] [ALG] Simb. del campo dei numeri reali; Rn o Rn sono simb. dello spazio euclideo di dimensione n. ◆ [ASF] (a) Simb. di un tipo spettrale di stelle, di bassa [...] con quelle della vicina classe N; sono tutte giganti e supergiganti, in maggioranza variabili, ma poco numerose e invisibili a occhio nudo: v. stella: V 622 a. (b) Simb. del numero delle macchie solari. ◆ [FPL] Simb. delle onde veloci nei plasmi ...
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Purkyne Jan Evangelista
Purkynĕ〈pùrkine〉 (o nella grafia ted. Purkinje) Jan Evangelista [STF] (Libochovice 1787 - Praga 1869) Prof. di fisiologia e patologia nell'univ. di Breslavia (1823) e poi nell'univ. [...] ognuna con luce di colore diverso da quello della luce dell'altra e tali luci siano regolate in modo che l'occhio giudichi uguali i due illuminamenti, se questi vengono variati nello stesso rapporto, per es. vengono dimezzati, le due superfici non ...
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macchia
màcchia [Der. del lat. macula "zona di un corpo, di estensione relativ. piccola, di colore o aspetto diverso da quello della superficie circostante"] [GFS] M. aurorali: v. aurora polare: I 326 [...] più intensa: v. conduzione elettrica nei gas: I 686 e. ◆ [FME] M. cieca: nell'ottica medica, la piccola zona della retina dell'occhio in cui non si ha sensibilità visiva; corrisponde alla zona di origine del nervo ottico ed è detta anche punto cieco ...
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Dispositivo ottico che consente di esplorare l’intero giro dell’orizzonte a un osservatore che si trovi in una posizione in cui la visibilità diretta non sia possibile o sia pericolosa.
I p. dei sommergibili [...] . A) da due specchi piani paralleli alloggiati in una custodia di forma opportuna; la visuale a perviene all’occhio dell’osservatore per la successiva riflessione sui due specchi, risultando spostata, parallelamente a sé stessa, di una certa distanza ...
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L'Ottocento: fisica. La matematizzazione del colore
Steven R. Turner
La matematizzazione del colore
I colori e il loro mescolamento da Newton a Helmholtz
Il moderno approccio allo studio della visione [...] i risultati dimostrarono che né le une né gli altri persistono a tutti i livelli di intensità della luce, quando l'occhio è sottoposto a un processo di adattamento al buio. Tuttavia, le leggi di Grassmann presupponevano tale persistenza, che era alla ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...