GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] abitanti di Altdorf se ne lamentavano. Una volta aveva anche colpito con la spada un cittadino ferendolo all'occhio. Quando nel 1597 era stato scelto come rettore, aveva punito malvolentieri alcuni studenti tumultuanti. Diventato comunque primarius ...
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BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] in Piemonte... le quali possano nelle cause patrimoniali farlo inclinare fuori dal giusto... e perché l'A.V.R. deve aver l'occhio non solo alle contingenze presenti ma insieme a ciò di che può aver bisogno tra poco tempo, cioè di dare dopo la mia ...
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BAGAROTTO (Bagarotto dei Corradi)
Roberto Abbondanza
Nacque con ogni probabilità da famiglia piacentina, al più presto nella terz'ultima decade del sec. XII; non sembra infatti possibile che sia nato [...] e l'età dei commentatori. A quella che è stata detta l'epoca dei post-glossatori B. senz'altro prelude per l'occhio che tiene rivolto particolarmente alle esigenze della pratica e del foro. B. fu, certamente, avvocato assai in vista. Il ricordo di ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] è una esplicita apologia di nicodemismo.
A Basilea il C. continuò a scrivere cose di religione avendo occhio soprattutto alla situazione italiana: Una familiare et paterna instituzione della Christiana religione..., Basilea (senza stampatore e data ...
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GERALDINI, Angelo
Jürgen Petersohn
Figlio primogenito di Matteo e di Elisabetta Gerarda, nacque ad Amelia, presso Terni, il 28 marzo 1422, da una famiglia appartenente al locale patriziato. Il padre, [...] rado critiche e rifiuti, perché prevalse sempre in lui il giurista sul politico e perché gli mancarono qualche volta l'occhio e le virtù del tattico: pazienza, delicatezza e disponibilità al compromesso.
Fonti e Bibl.: Antonio Geraldini, Vita di mons ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] di scartoffie (vedi la nota in B. 1417, f. 1r, trascritta dal Mancini, pp. 28 s.), ma non si preoccupa di mettervi l'occhio per consigliare o imporre un ordine fra i diversi gruppi di fogli: ne vien fuori un caos (su questo aveva ragione Merkel, in ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...