Reynaud, Émile
Grazia Paganelli
Scienziato e inventore francese, nato a Montreuil-sous-Bois nel 1844 e morto a Ivry-sur-Seine il 9 gennaio 1918. A lui si deve una pagina ricca e appassionante della [...] perfezionato che, inserito in una speciale scatola su misura, chiamò prassinoscopio-teatro. Esso prevedeva di far passare l'occhio dell'osservatore attraverso un vetro che rifletteva, a sua volta, l'immagine di una scenografia teatrale; a questa ...
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Sagan, Leontine
Daniela Cavallo
Nome d'arte di Leontine Schlesinger, regista cinematografica e teatrale e attrice teatrale austriaca, nata a Vienna il 13 febbraio 1889 e morta a Pretoria (Repubblica [...] , sono destinate a subire una rigida educazione di stampo prussiano. Nell'affollarsi dei personaggi e delle situazioni, l'occhio della regista si ferma a esemplificare la condizione di 'disagio' e di sofferenza di una di queste giovani, Manuela ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] 1932, Al castello di Praga, di Alexander Hackenschmied; Burleska, 1933, Burlesco, di Jan Kučera; Divotorné oko, 1939, L'occhio magico, di Jiří Lehovec).
Nel vasto territorio del cinema d'avanguardia si possono individuare alcuni filoni prevalenti: la ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] W. Goethe che l'organo con il quale si capisce meglio è l'occhio, e ricordare a noi stessi che si è nati con un pensiero in Cabiria di G. Pastrone, 1914). Si può citare ancora l'occhio tagliato di Un chien andalou di Buñuel (1929; Un cane andaluso), ...
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Čelovek s kinoapparatom
Bernard Eisenschitz
(URSS 1929, L'uomo con la macchina da presa, bianco e nero, 64m a 24 fps); regia: Dziga Vertov; produzione: VUFKU; fotografia: Michail Kaufman; montaggio: [...] a quel momento. Qui è il film stesso a essere un vettore della rivoluzione e non un suo riflesso. L'occhio della cinepresa è più perfetto di quello dell'uomo. Il montaggio stabilisce rapporti altrimenti impercettibili.
Nel 1929, periodo di violenti ...
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Raging Bull
Serafino Murri
(USA 1980, Toro scatenato, bianco e nero/colore, 129m); regia: Martin Scorsese; produzione: Irwin Winkler, Robert Chartoff; soggetto: dall'autobiografia Raging Bull, My Story [...] furibonda: durante il combattimento riduce l'avversario a una maschera di sangue, poi chiede al fratello di tenergli d'occhio la moglie. La Motta ha cominciato a concordare le sorti degli incontri con Como per truccare le scommesse: Joey contratta ...
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Čovek nije tica
Paolo Vecchi
(Iugoslavia 1965, L'uomo non è un uccello, bianco e nero, 75m); regia: Dušan Makavejev; produzione: Avala Film; sceneggiatura: Dušan Makavejev; fotografia: Aleksandar Petković; [...] lungometraggio con questo film stupefacente. A colpire sono non solo il fangoso squallore della cittadina di provincia, l'occhio assai poco benevolo con cui viene descritta l'organizzazione del lavoro in fabbrica, la stessa propensione al furto di ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] machine; The invisible man; The war of the worlds; The island of Dr. Moreau ecc.), guarda al futuro con occhio assai più critico e pessimistico, e trae dalle conquiste dell’uomo moderno apocalittici o sarcastici presagi.
La f. statunitense nacque ...
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Regista del cinema e della televisione, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Laureatasi in lettere antiche all'università di Bologna, si iscrive (1960) al Centro sperimentale di cinematografia. Realizzati [...] Terzo Reich, verte sulla relazione sado-masochista tra un ufficiale delle SS e un'ebrea sua prigioniera, ed è svolto con occhio attento a Dostoievskij, Sade, Masoch, Freud e Jung, delle cui lezioni C. fa opportuno uso, proponendo del rapporto vittima ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] sguardo è anche quello che i personaggi si scambiano tra loro e che lo spettatore è chiamato a condividere. Queste occhiate sullo schermo e oltre lo schermo formano una fitta rete che stabilisce i percorsi della conoscenza, del desiderio, del potere ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...