Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] che sembra alludere a una condizione congenita e, in parte, generalizzata. Toni dimessi, legati a una quotidianità restituita con occhio acuto e garbata ironia, si notano nella felice opera prima, Il posto (1961), di un regista, Ermanno Olmi, avviato ...
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Kiarostami, Abbas
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico iraniano, nato a Teheran il 22 giugno 1940. I film di K., raro esempio di coerenza stilistica, rigore e libertà creativa, sono [...] della psicologia dei bambini, sollecitati dal denudante occhio della cinepresa, pone il problema della responsabilità ῾arusi (1976, Il vestito per il matrimonio), sul sogno a occhi aperti di un piccolo garzone di sartoria, e soprattutto con Mosāfer ...
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Falconetti, Renée
Alessandro Cappabianca
Attrice teatrale e cinematografica francese, nata a Sermano (Corsica) nel 1892 e morta a Buenos Aires il 12 dicembre 1946. Il suo nome rimane legato soprattutto [...] limitata al film di Dreyer. Il regista, alla ricerca di un'attrice dal volto intenso e 'vero' da perlustrare con l'occhio della macchina da presa in primi piani che facessero a meno (contrariamente alle abitudini dell'epoca) di ogni tipo di trucco ...
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Regista cinematografico inglese naturalizzato statunitense (Londra 1899 - Los Angeles 1980). Tra i maggiori registi cinematografici del Novecento, il suo prestigio di indiscusso maestro nell'orchestrare [...] . Maestro di suspense, creò in questo genere uno stile personalissimo, riconoscibile anche nei film in cui tenne d'occhio soprattutto le mode o le ragioni commerciali senza lesinare effetti di terrore. Autore d'indiscutibile talento, ha influenzato ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] e nell'assenza dell'uomo 'sostituito' dall'occhio fotografico. A queste caratteristiche il cinema aggiunge la in una particolare coniugazione tra la soggettività creativa dell'occhio umano e l'oggettività impersonale della riproduzione.
L'immagine ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] e cadente e solo dopo, alla TV o nei cinema d'essai o in cassetta, l'ho osservato ringiovanire a vista d'occhio fino a tornare bellissimo, mentre nel frattempo continuavano a uscire nuovi film dove lui appariva (per cinque o dieci minuti, pagatissimi ...
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Carpenter, John
Lorenzo Esposito
Regista statunitense, nato a Bowling Green (Kentucky) il 16 gennaio 1948. È uno dei registi americani che meglio hanno perseguito una linea di confronto con i classici [...] volta del film del 1960 di Wolf Rilla), questa sfida a guardare qualcosa che scompare, a cercare di vedere lì dove l'occhio non sembra in grado di percepire, si è precisata ulteriormente in Memoirs of an invisible man (1992; Avventure di un uomo ...
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Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] della cinepresa diviene il tema centrale e la materia dell'opera. Film è un'esperienza dell'occhio, una serie di scambi oculari tra l'occhio e la macchina. L'affermazione, in epigrafe, del filosofo irlandese del Settecento G. Berkeley (esse est ...
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Regista cinematografico, nato a Varigotti, frazione di Finale Ligure (Savona), il 4 settembre 1913, morto a Roma il 28 dicembre 1985. Dai quattro mesi ai dodici anni visse in America Latina. Ritornò in [...] sfiorano, talvolta, un consapevole grottesco. Due soldi di speranza (1952) è a sua volta un ballo dei poveri osservato con occhio accorto, benevolo e colto. Ma le prove fornite da C. nel dopoguerra, molto amate dal pubblico, vengono poco apprezzate ...
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TRNKA, Jiří
Gian Luigi Rondi
Regista cecoslovacco di film d'animazione, nato a Plzeñ (Boemia) il 24 febbraio 1910, morto a Praga il 30 dicembre 1969. Dopo esordi felici nell'ambito del teatro delle [...] Cuenca, J. Trnka, Madrid 1965; M. Benešová, Le film d'animation tchécoslovaque, Praga 1966; J. Hořejší, J. Struska, Occhio Magico, il cinema cecoslovacco di animazione, ivi 1969, con filmografia generale; M. Fiala, O J. Trnka se Stanislavem Látalem a ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...