Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] nella poetica del kinoglaz vertoviano (v. avanguardia sovietica e Vertov, Dziga) con la sua esaltazione di un nuovo occhio tecnologico, dalla superiore capacità percettiva e analitica.
Successivamente e fino ai nostri giorni tale uso ha perso però la ...
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Pickpocket
Alessandro Cappabianca
(Francia 1959, bianco e nero, 74m); regia: Robert Bresson; produzione: Agnès Delahaie; sceneggiatura: Robert Bresson; fotografia: Léonce-Henry Burel; montaggio: Raymond [...] dell'amico Jacques (che cerca di trovargli un lavoro) né per i moniti del commissario di polizia che lo tiene d'occhio. Michel si sente quasi un superuomo quando adopera con successo tutta la sua destrezza, solo, o insieme ad altri due complici ...
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Regista cinematografico giapponese (Tokyo 1926 - ivi 2006). Già sceneggiatore, collaboratore di Y. Ozu, e successivamente produttore dei proprî film, I. si affermò negli anni Sessanta con un cinema di [...] sotto un ponte rosso, 2001). Nel 2002 ha inoltre diretto uno degli episodi di 11'09''01 - September 11, film che affronta il tema degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001 attraverso l'occhio di 11 registi provenienti da culture differenti. ...
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Attore statunitense di origini italiane (n. Newark 1943). Attore versatile e brillante, capace di passare da ruoli drammatici a ruoli comici, è stato scoperto da M. Scorsese che lo aveva notato per The [...] : mi sono smarrito a New York, 1992). P. si è cimentato pure nel genere thriller: JFK (1991), The Public Eye (Occhio indiscreto, 1992). Tra le altre sue interpretazioni: Jimmy Hollywood (1994), Gone Fishin' (Chi pesca trova, 1997), The Good Shepherd ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] ed immensi corpi, ch'erano deserti altre volte, e trascurati in un angolo dell'Universo, e a solo fine di rallegrarci l'occhio si credeano fatti. Ma i Microscopi c'anno realmente fatto vedere un'infinità di viventi, che noi non conoscevamo prima, e ...
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Ballet mécanique
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero/colore, 16m a 18 fps); regia: Fernand Léger, Dudley Murphy; sceneggiatura: Fernand Léger; fotografia: Fernand Léger, Dudley Murphy, Man [...] d'albero di Natale; casseruole, stampi per dolci e altri arnesi da cucina si animano di un moto vorticoso. Due occhi in primissimo piano si spalancano, poi le palpebre cadono; quindi le ciglia risultano sopracciglia, come prima e viceversa. Nel ballo ...
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Greene, Graham
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore inglese, nato a Berkhampstead (Hertfordshire) il 2 ottobre 1904 e morto a Corseaux-sur-Vevey (Svizzera) il 3 aprile 1991. G. ebbe un rapporto [...] con Reed fu una prova eclatante di questa regola. Nel film The fallen idol (1948; Idolo infranto) il colpo d'occhio e la velocità drammatica della pagina di G. si introiettano nella regia scattante e densa di Reed. La "perfect collaboration" (Falk ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] in lunghezza) di quelli ordinarî, sui quali l'immagine, non più piana, assume dimensioni prossime a quelle che l'occhio umano può abbracciare, e il suono stereofonico, che consente all'orecchio di localizzare meglio sullo schermo suoni, parole e ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] convoca sullo schermo l'intero universo, reale e immaginario, ma ne rivela anche gli aspetti meno tollerabili e consueti; riempie gli occhi dello spettatore, ma ne suscita anche il terrore o lo sconcerto. Non è un caso che nei film dei primi tempi i ...
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Begone Dull Care
Giannalberto Bendazzi
(Canada 1949, colorato, 9m); regia: Norman McLaren, Evelyn Lambart; produzione: National Film Board of Canada ‒ Office National du Film du Canada; musica: Oscar [...] Walt Disney aveva proposto la propria soluzione con Fantasia (1940). Nel film di McLaren ed Evelyn Lambart il dialogo fra occhio e orecchio si svolge in maniera articolata e su più livelli, con una consapevolezza e una finezza artistica fino a quel ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...