Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] che ne dà l'uomo. La realtà, i fatti che il cinema sigla sono fatti e realtà passati al filtro di un occhio, di una mente che li ha selezionati, strutturati, coordinati, composti in una forma definita, e pertanto forniti di una attualità plastica che ...
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Méliès, Georges
Antonio Costa
Regista, attore e produttore cinematografico francese, nato a Parigi l'8 dicembre 1861 e morto a Orly (Parigi) il 21 gennaio 1938. Con la sua opera M. seppe costruire un [...] film è Le voyage dans la Lune (1902; Il viaggio nella Luna): l'immagine dell'obice che colpisce l'occhio della Luna viene abitualmente associata al suo nome nonché alla nascita della fantascienza cinematografica.
Nato in una ricca famiglia borghese ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] per osservare da vicino ciò che lo circonda: l'articolo di un giornale, il meccanismo di un orologio, un canarino in gabbia, l'occhio strabico della nonna ecc. Ogni volta che ciò accade il piano d'insieme si interrompe per dar vita a un dettaglio o ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] cura di G. Rapisarda, Roma 1975.
L.V. Kulešov, 50 let v kino (50 anni nel cinema), Moskva 1975.
D. Vertov, L'occhio della rivoluzione. Scritti 1922-42, a cura di P. Montani, Milano 1975.
Russian art of the avant-garde: theory and criticism 1902-1934 ...
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Storico e critico del cinema (Torino 1932 - ivi 2016). Tra i più insigni studiosi di cinema del secondo Novecento, laureatosi in Lettere nel 1956, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni [...] mezzo di critica sociale e politica, tra le sue principali opere occorre citare Jean-Luc Godard (1970), L'occhio tagliato. Documenti del cinema dadaista e surrealista (1972), Storia del cinema d'animazione (1974), Roberto Rossellini (1977), Luchino ...
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Yeelen
Giulia Fanara
(Mali/Burkina Faso/Francia/RFT 1984-87, 1987, Yeelen ‒ La luce, colore, 105m); regia: Souleymane Cissé; produzione: Souleymane Cissé per Atriascop/Les Films Cissé/Les Films du Carrosse/UTA/Westdeutscher [...] . La madre consiglia a Nianankoro di raggiungere uno zio che può aiutarlo a completare il suo apprendimento e gli affida l'occhio magico del koré (il koré è l'ultimo livello dell'iniziazione bambara). Mentre il padre lo insegue attraverso il deserto ...
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Hanson, Curtis
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Reno (Nevada) il 24 marzo 1945. Personaggio anomalo e multiforme, cresciuto ai margini della [...] e la suspense ambientata nella quotidianità familiare), H. ha elaborato una sua personale rivisi-tazione dei generi, con occhio devoto alla tradizione del cinema classico. Fedele alla dichiarazione di essere "un cinefilo prima che un regista", ha ...
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Attore cinematografico e televisivo italiano (n. Palermo 1967). Scoperto nel 1989 da M. Risi (che gli ha assegnato un piccolo ruolo nel film Mery per sempre), all’inizio degli anni Novanta ha preso parte [...] alcuni brani ispirati alla tradizione napoletana. Nel 2008 ha vinto il Grifoni d’argento (al Grifoni Film Festival) per il cortometraggio Benigno, mentre il 2011 lo ha visto impegnato sul set della miniserie TV Ultimo 4 – L’occhio del Falco. ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] , nella s. cinematografica l'azione degli attori e della macchina da presa percorre la scena e la penetra, assieme all'occhio dello spettatore. In tal senso, la s. teatrale risulta essere sempre in qualche modo una facciata, anche laddove rappresenti ...
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JOUVET, Louis (App. II, 11, p. 58)
Attore e regista francese, morto a Parigi il 16 agosto 1951.
Tra i suoi ultimi scritti, ricordiamo: Notes sur l'édifice dramatique, in Architecture et dramaturgie, Parigi [...] , in Il Dramma, 15 sett. 1951, n. 141; l'elenco completo delle regie e interpr. di J. in Revue d'histoire du théâtre, 1952, fasc. I-II; B. Liebowitz Knapp, L.J., man of theatre, New York 1957 (con bibl.); P. Bianchi, L'occhio del cinema, Milano 1957. ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...