CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] italiano, 2011, p. 254). Mentre Dino Risi azzardava un’ipotesi più specifica e acida («Chiari non ha occhi, ma due buchi neri, e il cinema è fatto con gli occhi», cit. in Veltroni,1998, p. 121).
Va ricordato, però, che fu proprio Risi nel 1963 a ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] , che lo porta a coincidere con l'esperienza di un personaggio; l'oggettiva irreale, che lo trasforma in una specie di occhio libero e fluttuante, simile a quello della macchina da presa; l'interpellazione (per es., lo sguardo in macchina), che lo ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] guardare e registrare quello che si svolge davanti a lui; sono gli altri a vivere la vera vita: amano, soffrono sotto i suoi occhi e si confessano con lui come se non esistesse. Il giovane barone Aldo Nuti si fa attore per amore di un'attrice russa ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] 1916 (trad. it. Film. Il cinema muto nel 1916, Parma 1980).
D. Vertov, My, in "Kinofot", 1922, 1 (trad. it. Noi, in L'occhio della rivoluzione: scritti dal 1922 al 1942, a cura di P. Montani, Milano 1975, pp. 27-30).
E. Panofsky, Style and medium in ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] Stanley Kubrick di adottare un'ottica fotografica Zeiss (50 mm, focale: 0.95, concepita per la NASA, più luminosa dell'occhio umano) per girare senza (o quasi) luce artificiale lo splendido Barry Lyndon (1975), per filmare l'interno di modellini in ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] a nation, 1915, Nascita di una nazione) l'equilibrio conseguito, poi costantemente perseguito nel genere, tra colpo d'occhio paesaggistico, azione di massa e racconto dell'avventura umana drammaticamente segnata dall'impatto con la macchina bellica ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] 1975.
E.G. Laura, Il Centro sperimentale di cinematografia tra tradizione e riforma, Roma 1976.
M. Argentieri, L'occhio del regime. Informazione e propaganda nel cinema del fascismo, Firenze 1979.
P. Bertetto, La costruzione del cinema di regime ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] lui.
Bibliografia
R. Tomasino, New American Cinema 1960-1969. Dieci anni di cinema underground USA, Napoli 1970.
A. Leonardi, Occhio mio dio. Il New American Cinema, Milano 1971.
P. Adam Sitney, Visionary film: The American avant-garde, New York ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] se un giorno la sensibilità dei negativi (o delle nuove camere digitali) dovesse uguagliare ‒ o superare ‒ la capacità visiva dell'occhio umano, lo scopo del d. della f. resterà lo stesso, quello di conferire una forma all'immagine della realtà. Una ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] 1971.
J.H. Matthews, Surrealism and film, Ann Arbor 1971.
J. Mitry, Storia del cinema sperimentale, Milano 1971.
L'occhio tagliato: documenti del cinema dadaista e surrealista, a cura di G. Rondolino, Torino 1973.
H. Scheugl, E. Schmidt jr., Eine ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...