Biologo (Pisa 1901 - Roma 1977), prof. (dal 1932) di zoologia e di anatomia comparata in diverse univ. (Perugia, Padova, Bologna), dal 1956 di zoologia a Roma. Autore di numerose ricerche di zoologia e [...] 'uovo degli Echinodermi e degli Anfibî, radiosuscettibilità differenziale dell'uovo e dell'embrione degli Anfibî, differenziamento dell'occhio e suoi meccanismi regolatori, ecc.). Fu inoltre autore di alcune opere di carattere generale: Elementi di ...
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Nervoso, sistema
Maurizia Alippi Cappelletti
Vincenzo Bonavita
Alfonso Di Costanzo
Simone Sampaolo
Vanessa Ceschin
Vittorio Erspamer
Il sistema nervoso è un insieme di strutture tra loro coordinate, [...] la sede di nervi motori, sensitivi e misti che ricevono o inviano impulsi alla pelle e ai muscoli della testa, all'occhio e all'orecchio, realizzando l'attività propria del midollo allungato: sono i nervi cranici, dal V al XII paio. Molto sviluppato ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] delle varie parti od organi visibili dall’esterno; la m. interna, o anatomia, indaga la struttura interna, sia ad occhio nudo (anatomia macroscopica) sia con il microscopio (anatomia microscopica). L’istologia e la citologia studiano i tessuti e le ...
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Elaborazione neuromorfa dei segnali sensoriali con circuiti VLSI analogici
Giacomo Indiveri
(Institut für Neuroinformatik Universität Zürich/ETH Zurigo, Svizzera)
Christoph Rasche
(Institut für Neuroinformatik [...] che non si trova al centro della griglia di fotorecettori, i motori producono una forza di torsione differenziale, che ruota l'occhio in modo da far muovere il centro della griglia verso lo stimolo. Quando lo stimolo proviene dal centro, ciascuno dei ...
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Batterio
Gabriella Argentin
Il termine batterio deriva dal greco βακτήριον, "piccolo bastone", e viene comunemente usato per indicare microrganismi ubiquitari, talvolta patogeni, considerati gli organismi [...] loro numerose attività metaboliche. I batteri sono organismi microscopici, ovvero hanno dimensioni inferiori al potere di risoluzione dell'occhio umano: una cellula batterica misura in genere da 1 a 10 μm, ma queste misure possono ampiamente variare ...
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In genetica, l’esistenza di più di due alleli di uno stesso gene. Il numero complessivo di alleli diversi di un gene presenti in una popolazione può essere molto grande, anche se in un individuo diploide [...] AB0 nella specie umana (➔ gruppo). In Drosophila è ben conosciuta la p. nel gene white, che determina il colore dell’occhio. L’allele normale (w+) determina il colore rosso, la mutazione più comune è rappresentata dall’allele white (w), recessivo ...
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Alcaloide (anche detto eserina), principio attivo di Physostigma venenosum (fava del Calabar). Cristalli incolori, otticamente attivi, velenosi, poco solubili in acqua, solubili in alcol, etere, nei grassi; [...] f. sono antagonisti a quelli dell’atropina, del curaro e della nicotina; le sue principali azioni farmacologiche si manifestano sull’occhio, sull’intestino e sui muscoli. È usata, in genere sotto forma di salicilato e di solfato, per la cura del ...
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Antropologo (Roma 1878 - Firenze 1960), prof. (dal 1927) di antropologia nell'univ. di Napoli; si è dedicato principalmente a problemi razziali sia con lo studio delle forme fossili, sia con ricerche su [...] della razza di Neanderthal (1910-11); L'altezza del cranio in America (1912-13); Meccanismo funzionale, genesi e significato filetico dell'occhio cosiddetto "mongolico" (1946). Ha diretto la sezione di antropologia nell'Enciclopedia Italiana. ...
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Trilobiti Subphylum (Trilobitomorfi) di Artropodi marini comprendente l’unica classe T., fossili. Hanno corpo (v. fig.) di forma più o meno ovale, 2 solchi longitudinali che lo distinguono in un lobo mediano [...] Il capo è costituito da 5 segmenti fusi, provvisto di un paio di antenne pluriarticolate e di due occhi sessili o peduncolati. Ogni occhio è formato da un insieme di numerosi corpuscoli fotosensibili (ommatidi) fra loro giustapposti secondo due tipi ...
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Adattamento
Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
di Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
ADATTAMENTO
Adattamento fisiologico di Giorgio Morpurgo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'adattamento fisiologico [...] queste proprietà darebbero come risultato una maggiore produzione di prole rispetto alla media, e che è per questo che l'occhio dei Vertebrati si è sviluppato. Inoltre è perfettamente coerente con l'idea di adattamento parlare di adattamenti che non ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...