Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] o il volo su Vienna, pur essendo rimasto gravemente ferito in un incidente aviatorio in seguito al quale perse un occhio. Nella totale cecità postoperatoria, aveva scritto (1916) il Notturno su sottili strisce di carta che la figlia Renata provvedeva ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] pittrice. Indici ragionati, a cura di M.L. Strocchi, Pisa 1986, pp. 7 s. e i seguenti articoli, pubblicati in Settimo Giorno: L'occhio di Manet (21 sett. 1957); Il "metodo" di Seurat (6 marzo 1958); Il coraggio di B. Morisot (29 maggio 1958); La vera ...
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FAPANNI, Agostino
Paolo Preto
Nato il 25 ag. 1778 ad Albaredo (od. frazione di Vedelago, provincia di Treviso), da Francesco, avvocato bresciano, e Augusta Tosetti, dopo i primi studi nel collegio comunale [...] una vasta e vivace cultura, aperta a molteplici interessi letterari, giuridici, storici, scientifici, sempre con un occhio di favore ai prediletti studi agronomici. Testimonianza dei giovanili studi umanistici sono la traduzione dal francese del ...
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COLETTI, Francesco
Magda Vigilante
Nacque a Livorno il 27 luglio 1821. Ammesso all'età di nove anni nel R. Collegio di Lucca, vi compì gli studi letterari fino al 1838; ma la precaria condizione economica [...] Zago.
Del C. si ricorda anche il "proverbio" Quel che l'occhio non vede il cuor non crede (Livorno 1865; Teatro comico, II) dal sec. XVIII. Il breve atto unico di Quel che l'occhio non vede il cuornon crede dimostra la validità della massima da cui ...
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CAPPELLO, Simone
Gino Benzoni
Ultimo dei tre figli maschi di Francesco di Cristoforo e di Cecilia di Simone di Tommaso Leoni, nacque a Venezia il 24 marzo 1559. È eletto il 20 ag. 1589 della Quarantia [...] "unica... speranza" dei "cerigotti", sola garanzia di difesa di una posizione che costituisce una "continua custodia", quasi l'"occhio" di Candia, per la possibilità di controllarvi il traffico marittimo.
Nominato, il 4 genn. 1604, rettore alla Canea ...
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Grifi, Alberto
Francesca Vatteroni
Regista e operatore cinematografico, nato a Roma il 29 maggio 1938. Tra le personalità più significative del cinema militante italiano, ha rappresentato la perfetta [...] di Aldo Braibanti e le suggestioni delle teorie onto-filogenetiche dello psicoanalista S. Ferenczi costituirono la base di partenza di L'occhio è per così dire l'evoluzione biologica di una lagrima, realizzato tra il 1965 e il 1967, e di Trasfert per ...
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Medico e naturalista svedese (Råshult 1707 - Uppsala 1778), riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando [...] che qualcuno volle respingere come artificiale anch'esso (richiedendo l'uso del microscopio, in luogo del tradizionale "colpo d'occhio"), e altri provò a condannare per "immoralità": in effetti la sessualità delle piante era già stata scoperta (Grew ...
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Pseudonimo di artista francese (n. Parigi 1978). Ex writer, oggi artista di riconosciuta fama internazionale nell’universo dell’arte urbana, negli ultimi anni lavora prevalentemente in studio. L. inizia [...] ’artista, la cui influenza nelle sue composizioni è evidenziabile nel gioco di pieni e vuoti che guida e tradisce l’occhio. Quale prevalente pratica calligrafica, l’arte di L. è vincolata al segno e non considera il colore quale fondamentale elemento ...
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Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] , si forma parallelamente un forte interesse per il mondo microbiotico, allargato metaforicamente ai contenuti della vita invisibile all’occhio umano, che riguarda anche lo spirito. L’apparato visivo nel lavoro di M. è caratterizzato da sottili ...
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Scrittore britannico (Sheffield 1940 - Nizza 1989). Lavorò per la casa d'aste Sotheby (1959-66); abbandonato il lavoro in seguito a una malattia agli occhi, intraprese gli studi di archeologia all'Università [...] a carattere più autobiografico, What am I doing here? (1989; trad. it. 1990), Photographs and notebooks (1993; trad. it. L'occhio assoluto: fotografie e taccuini, 1993) e una raccolta di scritti vari, Anatomy of restlessness: select ed writ ings 1969 ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...