GALLENGA, Camillo
Alessandro Porro
Nacque da Giuliano Vincenzo e da Laura Taroni il 4 luglio 1858 a Torino, ove si laureò in medicina e chirurgia nel 1882. Indirizzatosi allo studio dell'oftalmologia, [...] della congiuntivite granulosa, ibid., pp. 80-88, in collab. con E. Cecchetto), su argomenti di medicina del lavoro (L'occhio e la visione nei loro rapporti colle malattie professionali, in Rivista italiana di ottalmologia, VI [1910], pp. 168-192 ...
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Scrittore ucraino (n. Žitomir 1939). Nei suoi racconti (Večir svjatoji oseni "Sera del santo autunno", 1969; Dolina džerel "La valle delle sorgenti", 1981; Kaminna luna "Eco di pietra", 1987) la descrizione [...] Z̆itomir", 1994), U čerevi apokaliptyčnoho zvira ("Nel ventre di un animale apocalittico", 1995), Oko prirvy ("L'occhio dell'abisso", 1996). Š. ha inoltre curato importanti antologie della poesia rinascimentale e barocca ucraina (Marsove Pole "Campo ...
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Scrittore danese (Londra 1893 - Svendborg 1974). Massimo esponente della "letteratura della crisi" fra le due guerre mondiali, ne riflette le tendenze più nichilistiche soprattutto nel suo romanzo più [...] K. ha svolto un ruolo importante nella vita culturale del suo paese. Tra le sue opere si ricordano: Det skabende øje ("L'occhio che crea", 1955), saggi di critica letteraria; i libri di viaggio En kavaler i Spanien ("Un cavaliere in Spagna", 1926) e ...
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PARCITADI, Montagna
Simona Cantelmi
de'. – Nacque a Rimini, probabilmente attorno alla metà del XIII secolo, da Parcitade IV e Pulcherrima, di cui non si conosce l'origine. La famiglia, il cui nome [...] dopo la sua cattura, nel dicembre 1295.
La leggenda vuole che Montagna fu ucciso per mano di Malatestino "dall'occhio"; il racconto è alimentato anche dai versi di Dante Alighieri, che inserisce Malatesta da Verucchio e Malatestino nel suo Inferno ...
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ELIA, Augusto
Vladimiro Satta
Nacque il 4 sett. 1829 ad Ancona, da Antonio e da Maddalena Pelosi; e dal padre, uomo di mare e figura di rilievo tra i patrioti anconetani, venne educato agli ideali risorgimentali. [...] intraprese la carriera di mare, fino ad ottenere il diploma di capitano di lungo corso, senza per questo perdere d'occhio la situazione politica italiana. Così, allo scoppio della seconda guerra d'indipendenza, rientrò in Italia da New York, dove si ...
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DIETISALVI di Pietro (Dietisalvi Petri)
Liana Cellerino
Nacque a Siena alla fine del XIII e all'inizio del XIV secolo da Pietro. La memoria di D. si deve unicamente all'inclusione di un suo sonetto nel [...] del padre. Null'altro si conosce di lui.
Preceduto dall'indicazione "Ser Dietisalvi Petri di Siena", il sonetto di D., Elbell'occhio di Apollo dal cui guardo, è trascritto da Petrarca sul foglio 10r del codice. La risposta di Petrarca s'inizia Se ...
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Darnyi, Tamás
Gianfranco e Luigi Saini
Ungheria • Budapest, 3 giugno 1967 • Specialità: 200 m, 400 m misti
L'ungherese Tamás Darnyi è stato il dominatore della specialità dei misti dalla seconda metà [...] in assoluto tra gli specialisti dei quattro stili. Va a suo merito anche l'aver superato la perdita della vista dell'occhio sinistro, avvenuta quando aveva solo 15 anni. Divenne nazionale ungherese alla dura scuola di Tamás Széchy, il più famoso e ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] e della sua teoria, già nota agli Arabi, mostra che egli ne aveva intuito l'applicazione che se ne fa nell'occhio.
L. prospettò con chiarezza le affinità morfologiche e funzionali che corrono fra l'uomo "prima bestia infra gli animali" e varie ...
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Scrittore nederlandese (n. L'Aia 1933). L'opera di N., tradotta in più di trenta lingue, e a cui sono stati attribuiti importanti riconoscimenti, spazia dalla narrativa alla poesia, fino alla cronaca di [...] più ermetica e strutturata (Gesloten gedichten «Poesie chiuse», 1964; Aas «Esca», 1982; Het gezicht van ten oog «La vista dell'occhio», 1989). Anche la sua narrativa è partita da modi tradizionali (Philip en de anderen «Ph. e gli altri», 1955) per ...
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Figlio (Visegrad 1326 - Nagyszombat 1382) di Carlo Roberto d'Angiò e di Elisabetta, figlia del re di Polonia Ladislao. Ereditò dal padre la corona d'Ungheria (1342) e dallo zio Casimiro III quella di Polonia [...] , marito della regina Giovanna I, invase e conquistò il regno di Napoli, ma il papa, Clemente VI, che non vedeva di buon occhio il potente re d'Ungheria sul trono di Napoli, non gli concesse l'investitura; L. vi ritornò una seconda volta (1350), ma ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...