Scultore greco (n. Sicione 370 a. C.). Fu attivo nell'età di Alessandro Magno, che ritrasse in numerose opere. Fu principalmente un bronzista, ma non possediamo di lui alcun originale; il suo stile ci [...] , conferendo una più naturale dinamicità alla figura; mirò a riprodurre gli uomini non quali erano, ma quali apparivano all'occhio, affermando con ciò l'originalità della visione artistica. La più famosa copia rimasta è l'apoxyòmenos (ora ai Musei ...
Leggi Tutto
ABBATI, Giuseppe
Amalia Mezzetti
Nacque a Napoli il 13 genn. 1836 da Vincenzo, pittore: e da Francesca Romano. Fu condotto a Venezia, dove (dal 1850 al 1853) frequentò all'Accademia i corsi di M. Grigoletti [...] Napoli dipinse a bottega con il padre. Nel 1860, reduce dalla campagna garibaldina, durante la quale aveva subito la perdita dell'occhio destro, si stabilì a Firenze e fu introdotto da S. De Tivoli nel gruppo dei macchiaioli. Come pittore di interni ...
Leggi Tutto
GROSICS, Gyula
Salvatore Lo Presti
Ungheria. Dorog, 4 febbraio 1926 • Ruolo: portiere • Squadre di appartenenza: Dorog; Mateosz; 1950-57: Honvéd; 1957-64: Tatabanya Banyasz • In nazionale: 86 presenze [...] e Lantos. Oltre a essere dotato di un fisico eccellente, di qualità acrobatiche considerevoli e di un ottimo colpo d'occhio, era molto bravo anche a giocare con i piedi: insomma, un precursore dell'odierna interpretazione del ruolo. È stato ...
Leggi Tutto
GUIDINI, Cristoforo (Cristofano)
Simona Foà
Nacque a Siena intorno al 1345 da Gano (Galgano) di Guidino, originario di Guistrigona, e da monna Agnesa di Manno di Minuccio Piccolomini. Il padre morì quando [...] padre, che fornì al G. i primi elementi di una educazione che fu perfezionata, a Siena, dal maestro Petro Dell'Occhio "el quale, perché io era povaro, mi portò grande amore, e fecemi assai vantaggi" (Milanesi, p. 30). Successivamente, per mantenersi ...
Leggi Tutto
Poeta (12º sec.); le poche notizie che abbiamo sulla sua vita (sacerdote, fu deposto da un'importante quanto imprecisata carica, cadendo perciò in miseria) si desumono dal poema che gli antichi editori [...] rivela nell'autore un dotto di cultura classicheggiante, che imita i poeti latini del Medioevo francese, ma che ha sott'occhio soprattutto Ovidio e Boezio. Esso ebbe grande diffusione in Italia e fuori per oltre due secoli; letto e studiato nelle ...
Leggi Tutto
Fisico matematico e astronomo arabo (Bassora 965 circa - Il Cairo 1039). È lo Alhazen o Avenatan degli scrittori italiani del Medioevo e del Rinascimento, che dei suoi numerosi scritti di matematica, astronomia, [...] sferico e una sorgente luminosa puntiforme, trovare il punto dello specchio in cui si riflette il raggio che perviene all'occhio di un osservatore. Tale problema fu risolto da Leonardo mediante un congegno meccanico, da Ch. Huygens per via geometrica ...
Leggi Tutto
Poeta (Napoli 1570 circa - ivi 1646 circa); si può considerare il padre della letteratura dialettale napoletana d'arte. Le sue opere principali sono La vajasseide (1612), cioè poema delle serve ("vajasse"); [...] ), anch'esso in ottave e anch'esso in 7 canti, dedicato a un'osteria. Sovente il C. raggiunge una certa vivezza amaramente sarcastica, un effetto comico intenso soprattutto quando il suo occhio si posa sul mondo variopinto della Napoli contemporanea. ...
Leggi Tutto
BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] delle lenti convesse e concave per le varie strutture dell'occhio".
Nel '51 uscivano sugli Atti dei Nuovi Lincei due . L'affermazione giovanile che "la storia delle scienze è l'occhio della storia del mondo" rappresenta tutto quanto seppe dirci il B ...
Leggi Tutto
PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] allora direttore dell’Accademia, che non vide di buon occhio questa performance dell’allieva e non le permise di G.C. Simonelli; 1957: Solo Dio mi fermerà di R. Polselli; Occhio per occhio (Oeil pour oeil) di A. Cayatte; 1958: Pane, amore e Andalusia ...
Leggi Tutto
Falk, Peter
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 16 settembre 1927. Il suo volto è indissolubilmente legato al ruolo del tenente Colombo (Columbo, in originale) dell'omonima [...] le sue doti espressive e l'originalità dei tratti somatici (la caratteristica asimmetria dello sguardo dovuta a un occhio artificiale), ha spesso impersonato tipi mediocri, piccoli delinquenti e truffatori velleitari, per lo più di origine straniera ...
Leggi Tutto
-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...