CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] modo da favorire inoltre la rapidità di lettura, poiché permetteva al lettore di abbracciare con un solo colpo d'occhio un intero rigo.Il libro universitario non doveva essere soltanto letto: doveva essere anche rapidamente consultato e citato. Per ...
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Vedi MYRINA dell'anno: 1963 - 1963
MYRINA (Μύρινα)
D. Burr Thompson
Una piccola citta sulla costa occidentale dell'Eolide. È situata vicino alla foce del fiume Pythikos (il moderno Kondura-Çai), tra [...] in sfoglia erano usati qualche volta sui pezzi più costosi. I capelli erano dipinti in marrone rossastro o giallo; gli occhi marrone, nero o blu. Il drappeggio era decorato con larghe strisce di colore contrastante o con pannelli tessuti o ricamati ...
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BOSCHINI, Marco
Michelangelo Muraro
Nacque a Venezia nel 1613 da Gianantonio e da una Eleonora. Ancora giovanissimo entrò nella bottega di Palma il Giovane (cfr. Breve instruzione, c. XXXVIIIr) - morto [...] P. A. Novelli, smarrita ogni traccia delle miniature, delle pergamene e delle "cose meravigliose che ingannano l'occhio", decantate dagli scrittori secenteschi, del B. disegnatore rimane un piccolo foglio, conservato presso le Gallerie dell'Accademia ...
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Allegoria
A. Ghidoli
Si usa indicare con il termine a. una figura retorica ampiamente diffusa in campo letterario, nella quale la denotazione del mezzo significante serve a esprimere la connotazione [...] sineddoche nella accezione di mostrare una parte significante per alludere al tutto. È frequente, infatti, vedere raffigurato il solo occhio dell'Eterno o la sola mano benedicente (o porgente una corona come nel mosaico absidale di S. Clemente a ...
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GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] elicoidalmente all'interno di un alto cilindro. Una cupola sferica ritmata da scanalature concave, sormontata da un occhio circolare coperto da un lucernario in ferro e vetro, ne conclude l'evoluzione spaziale. Realizzata con tecniche tradizionali ...
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BIGORDI, Ridolfo, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Domenico e di Costanza di Bartolomeo Nucci, nacque a Firenze il 4 febbr. 1483. Alla morte del padre passò a vivere con lo zio David, [...] due tavolette si pongono come sviluppo di quel realismo tipico dei ritratti del B., che qui si interessa anche, con occhio particolarmente acuto, all'ambientazione dei fatti in una Firenze contemporanea. Nel 1518 prosegue la sua attività per i Medici ...
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PAZZI, Enrico
Giovanni Fanti
PAZZI, Enrico. – Nacque a Ravenna il 20 giugno 1818, da Pietro e da Giuseppa Baldani.
Dopo aver frequentato le scuole primarie, dimostrando fin da piccolo spiccate capacità [...] centro dell’omonima piazza di Firenze.
Dal 1882 una terribile malattia agli occhi colpì Pazzi provocandogli un repentino indebolimento della vista, fino alla perdita completa dell’occhio sinistro.
A causa di questa infermità fu costretto a ridurre la ...
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GHIGLIA, Oscar
Mauro Pratesi
Nacque a Livorno il 23 ag. 1876 da Valentino e Amalia Bartolini. Dopo i primi studi giovanili come autodidatta, negli anni Novanta frequentò gli artisti livornesi U. Manaresi [...] sua monografia su Fattori, edita dalla casa editrice Self dell'amico Sforni, diretta da Papini. Il G. lesse Fattori con occhio cézanniano: "la pittura è fondata unicamente sulla legge di saper trovare il tono giusto di un colore e costringerlo nel ...
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CRESCI, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia pistoiese, nacque a Milano da Bartolomeo, agente in quella città dei cardinali Cibo e Salviati, e da Eleonora Landriani in data imprecisata, nel [...] lettere che presentano delle rotondità (B, D, G, P, R). Queste si ottengono perfette "più per la gran prattica del giudicio et dell'occhio, che non con la misura del compasso". Con la pratica appunto si vergheranno la S, la coda della R, della Q e un ...
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ROVIGO
M. Merotto Ghedini
(Rodigo nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia. Posta al centro del Polesine, R. si trova sulle due rive di un paleoalveo dell'Adige, denominato nel [...] da supporti iconografici (ivi, p. 191), presentava una facciata monocuspidata con portale sormontato da un ampio occhio, fiancheggiato da due monofore ancora esistenti, forse del sec. 16°; una cornice ad archetti pensili decorava probabilmente ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...