NARDI, Angelo (Angelo Maria). – Nacque in località Razzo di Vaglia del Mugello (Firenze) il 19 febbraio 1584 da Giovanni, discendente da un’antica famiglia nobile del contado fiorentino, e da Caterina [...] il quale l’acume di Nardi era frutto dello studio e della copia delle opere dei maestri italiani. Il suo occhio, formatosi tra Firenze e Venezia, gli garantì dunque una lunga permanenza a corte, nel corso dell’intera traiettoria collezionistica di ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] ". Stralciabile da quello del 5 dic. 1726 lo schizzo del sultano Aḥmed per il gusto ritrattistico che l'impronta: "l'occhio è aperto, la faccia bruna ... piena, la barba nera, corto il collo quasi attacato alla spalla", pingue il corpo. Rilevabile ...
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DANTI, Vincenzo
Francesco Paolo Fiore
Nacque a Perugia nella seconda metà dell'aprile 1530 (come si deduce dall'iscrizione tombale - Pascoli, 1730, pp. 293 s. - che fissava la data precisa al 22 apr.) [...] consiste nel tentare di tramutare, attraverso lo studio dell'anatomia e della natura aristotelicamente intesa, le "seste negli occhi" di Michelangelo, nelle "seste del giudizio"; e cioè di fondare su di una sistematica conoscenza dei fini della ...
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SCHMITZ, Aron Hector (Italo Svevo). – Nacque a Trieste, in via dell’Acquedotto (ora viale XX Settembre 16)
Simona Costa
, il 19 dicembre 1861 da un’agiata famiglia ebraica, quinto degli otto figli, sopravvissuti [...] Coscienza, d’altra parte Giuseppe Langella, sulla scia di Bruno Maier e Gianfranco Contini, vi ha visto, con un occhio al ciceroniano De senectute, una nuova stagione, incompiuta ma attuata, della poetica sveviana (linea, questa, in cui si inserisce ...
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BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] colpito tanti amici del B., dal Morone al Pole al Foscarari. E già sin da quei primi giorni non sfuggiva al suo occhio attento ed esercitato l'influsso che su Paolo IV cominciavano ad avere "alcuni signori c'hanno avuto sospetto ch'un giorno l'ombra ...
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QUARENGHI, Giacomo
Piervaleriano Angelini
Tommaso Manfredi
QUARENGHI, Giacomo. – Nacque a Rota d’Imagna, nel Bergamasco, il 21 settembre 1744, secondogenito di Giacomo Antonio e di Maria Rota, entrambi [...] . [...] quando tutti si sono sistemati l’uno fa spettacolo all’altro; fatto che produce un piacevole colpo d’occhio», Thèatre de l’Ermitage..., 1787).
Di più contenute dimensioni, a San Pietroburgo, l’edificio delle botteghe degli argentieri ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] a Milano e da lui molto amata). Tornato a casa, continuò a lavorare a Spasimo, che ristrutturò specialmente per quanto riguarda i dialoghi, con l'occhio attento alla scrittura di Dumas figlio, a proposito del quale confessò a Lopez: "mi ha aperto gli ...
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PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] Occhini (1905-1978). L’8 luglio 1935 si spense la madre; nel gennaio 1936 un delicato intervento all’occhio sinistro lo persuase definitivamente a rinunciare alla prospettiva dell’insegnamento universitario; nel 1937 lasciò l’appartamento di via Vico ...
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MARCELLO, Benedetto Giacomo
Marco Bizzarini
Nacque a Venezia il 24 luglio 1686, ultimogenito di Agostino, del ramo alla Maddalena, e di Paolina Cappello S. Lunardo, patrizi veneti (la data del 24 giugno, [...] era un poeta di fama europea che - accanto all'interesse antiquario per i poemi omerici, fonte della cantata Cassandra - teneva d'occhio la letteratura moderna inglese e francese (Timoteo si basa su un'ode di J. Dryden); sicché la sua reputazione ...
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ROSA, Salvatore
Tomaso Montanari
– Nacque a Napoli il 21 luglio 1615 (Conte, 2010, p. 183), e fu battezzato nella chiesa di S. Maria del Soccorso all’Arenella (Passeri, ante 1679, 1934, p. 385). Suo [...] così stravagante d’orrido e di domestico, di piano e di scosceso che non si può desiderar di vantaggio per lo compiacimento dell’occhio. Vi posso giurare che sono assai più belle le tinte d’una di quelle montagne che quanto ho veduto in tutto cotesto ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...