DE MARTINI (De Martino), Antonio
Giuseppe Armocida
Nacque a Palma Campania (Napoli) il 26 febbr. 1815, da Giuseppe e da Girolama Manfredonia. Seguì gli studi medici a Napoli, dove si laureò nel 1836. [...] forame occipitale nelle razze umane e nelle scimmie antropomorfe. Studiò la membrana di Jacob in rapporto con la funzione dell'occhio; pubblicò i risultati di diversi lavori nel campo dell'embriologia e dell'osteologia. Diede così, in pochi anni, una ...
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CRUCIANI, Vincenzo
Werther Angelini
Nato ad Ancona il 9 apr. 1748 da Giovanni e Maria Scagnetti di Macerata, fu avviato ai primi rudimenti del leggere e scrivere nella parrocchia di S. Nicola e presto [...] "abitualmente posseduto da una si alta opinione del suo rango che riguarda tutto il resto della gerarchia poco meno che con occhio di disprezzo".
Il discorso scivola poi sul tema di una incompatibilità tra il clero urbano e quello rurale, e di qui ...
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NENCINI, Lorenzo
Elena Marconi
– Nacque a Firenze il 10 gennaio 1806 da Matteo Cosimo e da Camilla Gaetana Salvi.
Nel 1819 fu ammesso all’Accademia di belle arti di Firenze dove, a partire dal 1823, [...] terrena», «le braccia che sembra debban cedere al tatto, il collo, parte del nudo seno che palpita, se credi all’occhio» (Monumento a Giovita Garavaglia..., 1838, p. 150).
Nell'ambito dell’iniziativa promossa da Batelli di decorare le 28 nicchie del ...
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MARDERSTEIG, Giovanni (Hans)
Neil Harris
– Nacque a Weimar l’8 genn. 1892, da August, avvocato, e da Clara Bläser.
Il nonno paterno, Friedrich Wilhelm, era stato un noto pittore, e il nonno materno, [...] Natale 1924, e all’inizio dell’amicizia di S. Morison con il Mardersteig.
I due uomini avevano entrambi un occhio straordinario per il disegno tipografico e condividevano la passione per il recupero dei modelli grafici dei secoli passati; avevano in ...
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CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] spigoli più spericolati dei suoi altari -, nelle mosse ardite e sciolte, nelle membra e nei corpi sanamente pieni, aveva avuto l'occhio al Romanino. E non guardò solo ai grandi del Rinascimento bresciano, ma anche al Vittoria, e più in là ai classici ...
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GIORDANO, Renato
Fréderic Attal
Nacque a Napoli il 3 marzo 1926 da Vincenzo, chirurgo, e Maria Marchitto.
Cominciò a svolgere attività politica e giornalistica nell'ottobre del 1943, dopo la liberazione [...] , onde rilanciare le iniziative europeiste, il G. fu mandato a Roma, dove divenne, secondo l'espressione di Spinelli, l'"occhio di Monnet" in Italia. Di fatto il G. informava con regolarità Monnet circa gli sviluppi della politica interna ed estera ...
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PANERAI, Ruggero
Eugenia Querci
PANERAI, Ruggero. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1862, secondogenito di Carlotta Masi, contadina, e di Luigi, stipettaio.
Fu impiegato come falegname fino ai quindici [...] 43), ambientati su una nave e caratterizzati dall’espediente impressionista della fuga verticale degli assi del pavimento, tipico dell’‘occhio’ moderno di Edgar Degas e Gustave Caillebotte.
La fedeltà al verbo fattoriano è comunque ribadita, pur nell ...
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CAMINO, Rizzardo da
Johannes Rainer
Quarto di questo nome, figlio di Guecellone (VIII) e di Beatrice della Prata, nacque nell'ultimo decennio del secolo XIV dal ramo "di sotto" dell'illustre famiglia [...] In seguito la situazione si complicò ulteriormente, perché il vescovo di Ceneda, Francesco Ramponi, che non vedeva di buon occhio la crescente potenza dei Camino "di sotto", suoi feudatari, aveva escogitato un piano geniale per rompere l'accordo del ...
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ESCHINARDI, Francesco
Maria Muccillo
Nacque a Roma il 13 dic. 1623. Si conosce il nome del padre, Pietro, ma nulla si sa della madre né della condizione sociale della sua famiglia.
All'età di quattordici [...] da alcune fondamentali "definitiones" di termini tecnici, alla spiegazione del meccanismo naturale della visione attraverso l'occhio, a quello artificiale delle lenti e degli specchi, con la proposizione e soluzione finale di cento "problemata ...
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CASTIGLIONI, Giannotto
Agostino Borromeo
Figlio di Niccolò, conte di Binago, e di Ippolita Negri, nacque, probabilmente a Milano, verso il 1532. Quasi nulla si sa della sua infanzia e della sua adolescenza: [...] ).
La maggiore opposizione alla sua opera il C. la dovette incontrare nella Spagna: Filippo II non poteva vedere di buon occhio il consolidamento nei propri domini di un Ordine i cui membri, fra gli altri privilegi, erano esentati da tutti i tributi ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...