Si chiama così in oculistica l'abbassamento notevole della vista, l'incompleta amaurosi, che si ha per cause locali, come le malattie delle varie parti dell'occhio, e per cause generali, come intossicazioni, [...] anemia, isterismo, ecc. Tra le ambliopie tossiche più frequenti, sono quella da alcool e da tabacco, e quella da chinino; la prima dovuta ad infiammazione delle fibre papillo-maculari del nervo ottico, ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] . La ruota viene posta in rotazione a velocità angolare esattamente nota e crescente; a una certa velocità di rotazione, l’occhio dell’osservatore non riceve più luce: ciò accade quando i raggi, tornando indietro, trovano in d un dente della ruota ...
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mira
mira [Der. di mirare "fissare l'occhio su un determinato oggetto", dal lat. mirari "ammirare" e poi "guardare con attenzione"] [OTT] L'atto di guardare, a occhio nudo o con l'ausilio di appositi [...] dispositivi (diottre, mirini, traguardi), verso un determinato oggetto oppure lungo una determinata direzione, che si chiama linea, o visuale, di mira. ◆ [GFS] M. a scopo: particolare oggetto verso cui ...
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Famiglia di pesci (Teleostei), riunita, da alcuni autori, con i Ciprinoidi. Sono provvisti di un aculeo erettile sotto gli occhi. È rappresentata dal genere Cobitis (Art.) Günth. ed altri (v. teleostei). ...
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emoftalmo
Versamento di sangue nell’interno dell’occhio (e. interno), o nelle sue immediate adiacenze (e. esterno). La causa più frequente è rappresentata dai tramautismi dell’orbita. ...
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Famiglia d'Insetti Ditteri del sottordine dei Ciclorrafi, della superfamiglia degli Acalitteri, comprendente specie di piccole o piccolissime dimensioni, fra le quali è degno di particolare menzione il Chlorops taeniopus Meig., lungo 3-5 mm., di color giallastro, maculato e fasciato di bruno, spesso dannosissimo al frumento, di cui può compromettere una forte percentuale di piante. Le uova sono deposte ...
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Morbosa sporgenza del bulbo oculare, per lo più sintomatica d'affezioni patologiche esistenti nella cavità orbitale. Se ne misura il grado con appositi strumenti, detti esoftalmometri o statometri. Lo determinano tumori, cisti, periostiti, gomme; e lo si può pure avere per flemmone, ematoma, sinusiti. Per di più è uno dei sintomi della trombosi delle vene oftalmiche o del seno cavernoso, nonché del ...
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Piccolo genere di piante della famiglia delle Composte, tribù delle Inulee, a vistose calatidi gialle con fiori del raggio ligulati e quelli del disco tubulosi. Il frutto è un achenio sormontato da un pappo formato da un cercine membranoso talora prolungato in resta. La specie più comune da noi è il B. salicifolium L., frequente nei prati di pianura e di montagna; due sono endemiche, il B. speciosissimum ...
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PHACOPIDI (dal gr. ϕακῆ "lente" e ὤψ "occhio")
Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI
Famiglia di Trilobiti istituita dal Salter, per quelle specie a occhi composti di poche e grosse faccette, con testa e pigidio [...] ugualmente grossi, glabella e rachide limitati da solchi profondi. Torace con 11 segmenti, a pleure solcate. La famiglia si estende dal Silurico inferiore al Devonico superiore. Comprende parecchi generi, ...
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Genere di Acari (v.), del gruppo degl'Ixodidi, notevole per il numero delle specie, di diversa importanza patogena. L'A. americanum, parassita degli animali e occasionalmente dell'uomo, può trasmettere sperimentalmente la febbre purpurea delle montagne rocciose. L'A. brasiliense è parassita dell'Agouti e accidentalmente dell'uomo. L'A. cayennense è accusato di trasmettere la leishmaniosi americana. ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...