Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] viene così a insediarsi all'interno dello sguardo e del suo rapporto con il mondo. Egli fu il primo a capire che l'occhio del cinema poteva dar forma, grazie al m., a questo costitutivo raddoppiamento della visione in cosa vista e atto del vedere, a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Antichità classica e nel Medioevo, l’ottica geometrica aveva ottenuto un alto livello [...] Lucrezio); 3. contatto: la visione è prodotta da un mezzo (aria) con cui si ha il contatto tra l’oggetto e l’occhio (Aristotele). Le teorie ottiche dei greci si differenziano anche per il modo in cui è affrontato il problema della visione. Le teorie ...
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GRAIAI (Γραῖαι)
A. Comotti
"Le Vecchie", figlie di Phorkys e Keto, sorelle e guardiane delle Gorgoni.
Esiodo (Theog., 270 ss.) ne menziona soltanto due, Pe(m)phredò ed Enyò, che descrive come fanciulle [...] (Schol. Apollon., iv, 15 15) e da Apollodoro (ii, 4, 2). Secondo la tradizione avevano un solo dente e un solo occhio in comune. Di essi si impadronì Perseo per costringere le G. a condurlo dalle Naiadi, che erano in possesso dei sandali alati, dell ...
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Robusti, Enrico
Robusti, Enrico. – Pittore italiano (n. Parma 1957). Dopo gli studi classici e la laurea in giurisprudenza si dedica allo studio della tecnica pittorica, approdando a uno stile personale [...] al gusto dell’eccesso della tradizione espressionista e allo stile dei più caustici disegnatori satirici, R. illustra, con occhio impietoso, una realtà esasperata in cui la distorsione degli spazi e la deformità dei personaggi sembrano riflettere un ...
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Ercole
Èrcole [Dal nome del mitologico semidio] [ASF] Grande costellazione del cielo boreale tra la Lira e la Corona boreale, di simb. Her, in cui gli antichi greci riconoscevano la figura di Ercole, [...] dalla pelle del leone Nemeo e armato di clava; per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione. In essa è notevole l'ammasso globulare M 13 (ammasso di E.), visibile anche a occhio nudo come una debolissima nebulosa. ...
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Astronomo greco (sec. 2º a. C.). Forse il più grande astronomo dell'antichità, si può considerare il fondatore dell'astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell'antichità, pervenutoci grazie [...] di magnitudine apparente, la prima delle quali per le stelle più brillanti e la sesta per quelle appena visibili a occhio nudo. Nel confrontare sue coordinate stellari con quelle date circa 150 anni prima dagli astronomi Aristillo e Timocari scoprì ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] delle varie parti od organi visibili dall’esterno; la m. interna, o anatomia, indaga la struttura interna, sia ad occhio nudo (anatomia macroscopica) sia con il microscopio (anatomia microscopica). L’istologia e la citologia studiano i tessuti e le ...
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METEORE
Pietro DOMINICI
. Generalità. - Il termine meteore, inizialmente usato per indicare genericamente i varî fenomeni che avvengono nell'atmosfera terrestre (m. acquee, ignee, aeree, ecc.; v. anche [...] sono assai elevate: per es. qmax è dell'ordine di 1015 el/m per le m. di grandezza apparente + 4, appena visibili a occhio nudo, la cui massa è soltanto di 1 mgr. La densità elettronica cubica, N, che è poi la grandezza determinante nei riguardi del ...
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HUSTON, John (App. III, 1, p. 819)
Gian Luigi Rondi
Regista, attore e sceneggiatore americano, ha realizzato anche in questo ultimo periodo opere di serio prestigio, pur alternandole ad altre di fattura [...] the Iguana (La notte dell'Iguana, 1964), guidate da sottili preoccupazioni psicologiche, Reflections in a Golden Eye (Riflessi in un occhio d'oro, 1968), storia di una nevrosi vissuta e sofferta in un ambiente militare, risolta con l'asprezza della ...
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MICOSI (dal gr. μύκης "fungo")
Giuseppe BOLOGNESI
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Mario TRUFFI
Nome dato da R. Virchow (1856) a un importante gruppo di affezioni prodotte da funghi (esclusi i batterî). Questi vegetali inferiori, [...] avere peraltro, meno frequentemente, le sedi più varie: ricordiamo, nella faccia e nel collo, il naso, l'orecchio, la laringe, l'occhio e l'orbita, il cavo orale e gli organi in esso contenuti, la faringe e le tonsille; nel tubo digerente l'esofago ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...