Biologo (Pisa 1901 - Roma 1977), prof. (dal 1932) di zoologia e di anatomia comparata in diverse univ. (Perugia, Padova, Bologna), dal 1956 di zoologia a Roma. Autore di numerose ricerche di zoologia e [...] 'uovo degli Echinodermi e degli Anfibî, radiosuscettibilità differenziale dell'uovo e dell'embrione degli Anfibî, differenziamento dell'occhio e suoi meccanismi regolatori, ecc.). Fu inoltre autore di alcune opere di carattere generale: Elementi di ...
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Mimo e regista cecoslovacco (Praga 1931 - ivi 1991). Iniziò gli studî di danza al Conservatorio di Praga, dove fondò nel 1958 il Divadlo na zábradlí ("Teatro sulla ringhiera") di carattere sperimentale, [...] dei proprî spettacoli, nella classica maschera bianca di Pierrot, ha fatto rivivere, tra romanticismo e umorismo, con un occhio costante alla realtà contemporanea, le storie di questo patetico personaggio. Tra le sue pantomime, oltre la primitiva ...
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REALTÀ VIRTUALE
Anna Ludovico
La locuzione realtà virtuale traduce l'espressione corrispondente virtual reality (VR), inventata dall'informatico statunitense J. Lanier per indicare l'insieme dei fenomeni [...] − non sono perfettamente identiche le immagini del mondo esterno che si formano sulla retina del nostro occhio destro e del nostro occhio sinistro. Ma le immagini prodotte dai due microtelevisori vengono fatte coincidere e sovrapporre dai calcoli del ...
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MOCENIGO, Lazzaro
Giuseppe Pavanello
Nato nel 1624, morto nel 1657. Incominciò a distinguersi a 22 anni, quale volontario sulle navi di Tommaso Morosini, quindi come comandante di galeazza sotto il [...] di Paro (1651); nel 1655, a capo di una squadra, sbaraglia ai Dardanelli la flotta di Mustafà, perdendovi un occhio; l'anno dopo, ancora ai Dardanelli, si copre di nuova gloria. Decorato della dignità equestre ed eletto capitano generale, vince ...
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LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] la luce sorte presso gli antichi Greci (500-300 a. C.): sostanzialmente esse si riducono ad ammettere o l'emissione dall'occhio, ovvero dal corpo luminoso, o la trasmissione attraverso un mezzo interposto. In tutte fu poi ammessa l'istantaneità della ...
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Nato a Ferrara nel 1767, fu, come tanti altri allora, inorridito dapprima della Rivoluzione francese; e nel 1793 lesse all'Arcadia un'orazione funebre per Luigi XVI; ma non tardò a porsi tra i favorevoli [...] agli effetti della rivoluzione in Italia; sebbene certe sue tendenze liberali lo facessero per alcun tempo tener d'occhio dalla polizia, conseguì alti uffizî, fu membro del corpo legislativo nella Cisalpina, consigliere di stato nel regno d'Italia, ...
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Zoologo, nato a Napoli nel 1848 da genitori svizzeri; insegnò per oltre un trentennio all'università di Bologna, dove morì l'11 maggio 1925. Si occupò dei più svariati problemi di biologia animale. Illustrò [...] e la struttura intima della ghiandola del veleno nei serpenti; altre ricerche morfologiche, istologiche e fisiologiche riguardano l'occhio dei pesci, gli organi fotogeni degli Scopelidi (pesci) e delle lucciole, la muscolatura striata di anellidi e ...
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TENON, Jacques-René
Giuseppe Ovio
Chirurgo e oculista, nato il 21 febbraio 1724 a Sépeaux presso Joigny, morto a Parigi il 16 gennaio 1816. Fu allievo di J.-B. Winslow, divenne rinomato chirurgo, membro [...] professore di patologia. Il suo nome è legato specialmente a un'accurata descrizione dell'aponeurosi dell'apparecchio muscolare dell'occhio, cui fu dato comunemente il nome di capsula del Tenone. Egli, nella sua comunicazione all'Institut de France ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Keplero e Cartesio perfezionano la teoria della visione e approfondiscono lo studio [...] cono, la cui base è la pupilla e il cui vertice è un punto sulla retina. Keplero stabilisce un’analogia tra l’occhio e la camera oscura e riconosce (nei Paralipomena ad Vitellionem, 1604) che la retina, e non il cristallino – come allora si riteneva ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] rilievo della cinematografia classica tedesca, senza comunque assurgere al ruolo di assoluto protagonista, L. contribuì con il suo occhio pittorico e la sua grande abilità scenografica a far sì che il cinema diventasse arte visuale più che semplice ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...