Pittore statunitense (n. Boulder 1962). Diplomatosi alla scuola d’arte della Yale University nel 1986, si ispira ai maestri del Rinascimento europeo e del primo manierismo, rivisti con l’occhio della cultura [...] pop americana, per realizzare ritratti e nudi di corpi deformati, sovente donne dalle proporzioni alterate. C. crea un’immagine triste e al tempo stesso comica della società, che si percepisce nell’estetizzazione ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] . Nel primo sono riconosciute tre tonache, la bianca, l'interna (iride) e l'aracnoide, nonché, al davanti della pupilla, la cornea. L'occhio è collegato al cervello dal nervo ottico e da molte vene, per mezzo delle quali il liquido oculare con le sue ...
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visuale
visuale [agg. e s.f. Der. del lat. visualis, da visus -us "vista"] [OTT] Angolo v.: per un dato oggetto relativ. a un dato punto di vista è l'angolo sotto il quale da quest'ultimo è visto l'oggetto. [...] v. (o, assolut., visuale s.f.): relativ. a un punto o a un oggetto, la retta (precis., la geodetica dello spazio) che dall'occhio va a tale punto od oggetto. ◆ [ASF] Magnitudini stellari v.: v. stella: V 619 a. ◆ [ASF] Stella doppia v.: ogni sistema ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] è solo di qualche metro dalla scena cui assiste; egli è in grado di osservare i particolari di essa anche a occhio nudo. Da ciò la preoccupazione della verità a ogni costo. Questo criterio che sembra esatto, considerato più attentamente ha dato luogo ...
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. Costellazione dell'emisfero boreale. È personificata da una donna con le braccia distese, e incatenata per i polsi. Le stelle di questa costellazione visibili ad occhio nudo) sono 23 secondo Tolomeo [...] e Tycho Brahe, 46 secondo Hevelins, 66 secondo Flamsteed. Sono da notarsi in questa costellazione la famosa nebulosa spirale che si ritiene distante dalla Terra circa 700 mila anni di luce, e la stella ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] il quadro π come una superficie piana trasparente interposta tra la figura da rappresentare e il centro di vista V (cioè l’‘occhio’). I raggi visuali uscenti da V e diretti ai punti M, N, P, Q della figura obiettiva F (fig. 1) attraversano il ...
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In oculistica, il mancato uso della funzione visiva. È determinata per lo più da strabismo, opacità della cornea, del cristallino ecc., e può condurre ad ambliopia poiché la retina di un occhio fuori esercizio [...] finisce con il percepire sempre meno bene le immagini. Rimuovendo la causa dell’a., il recupero della normale acutezza visiva può essere completo nei bambini, mentre negli adulti è di solito parziale.
A. ...
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MICROBIOLOGIA
Maurizio Iaccarino
. La m. è la scienza che studia i microrganismi o micròbi, cioè, in prima approssimazione, quegli organismi che l'uomo non riesce a vedere a occhio nudo (di dimensioni [...] inferiori a 1 mm.). Questa definizione comprende un campo vastissimo, ma, in realtà, per lungo tempo la maggior parte delle ricerche microbiologiche sono state limitate ai batteri quale causa di malattia ...
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PHOENIX (Fenice)
Costellazione del cielo australe introdotta dal Bayer nel suo Atlante pubblicato nel 1603. La sua stella più luminosa è di 2M.4. Contiene circa 90 stelle visibih a occhio nudo, di cui [...] 14 superiori alla grandezza di 5M.0 ...
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debilitade
Beatrice Guidi
Solamente nel Convivio; in III IX 13, nel senso fisico di " indebolimento " dovuto a malattia: Però puote anche parere così per l'organo visivo, cioè l'occhio, lo quale per [...] infertade e per fatica si transmuta in alcuno coloramento e in alcuna debilitade; riferito a ‛ intelletto ', in III IV 4, vale " insufficienza ", " inadeguatezza ": e dico che se difetto fia ne le mie ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...