OCCHIO BASSO, Pittore dell' (Low Eye Painter)
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo circa l'ultimo scorcio del V sec. a. C.
Le opere ora da J. D. Beazley attribuite a questo pittore erano state già [...] del museo di Atene con pitture modeste e gradevoli in cui ritorna come elemento costante una sorta di spostamento dell'occhio nei profili a sinistra che costituisce come una frattura in una visione per altri aspetti rettamente coordinata.
Bibl.: E ...
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(o oftalmologia) Ramo specialistico della medicina che studia la patologia dell’organo della vista e dei suoi annessi.
Le origini dell’o. sono assai antiche e corrispondono alle prime osservazioni di [...] in ambliopia e amaurosi quando si aveva la diminuzione o la perdita della vista per alterazioni delle tuniche interne dell’occhio o per lesioni nervose, e in glaucomi quando si avevano delle alterazioni delle pupille, attribuendo a questi termini un ...
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OFTALMOSCOPIA (dal gr. ὀϕϑαμός "occhio" e σκοπέω "osservo")
Cesare GIARRATANO
Camillo GIANNANTONI
Giuseppe RICCIOTTI
Metodo di esame, praticato in oculistica, con il quale è possibile esplorare l'interno [...] dalla retina tornano alla lastra di vetro, poiché questa è divenuta sorgente d'illuminazione, in parte l'attraversano, e se l'occhio osservatore è posto dietro di essa riceverà alcuni di questi raggi e vedrà il riflesso rosso del fondo: in tal modo ...
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Motilità dell’occhio. Si distingue una o. estrinseca, cioè quella propria del bulbo oculare, rispetto all’orbita, e una o. intrinseca che interessa la muscolatura dell’iride.
O. estrinseca
L’o. estrinseca [...] e dall’abducente: l’oculomotore comune, il terzo paio di nervi cranici, il più importante e voluminoso dei nervi motori dell’occhio innerva il muscolo retto superiore, il retto inferiore, il retto interno e l’obliquo inferiore (o piccolo obliquo); l ...
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visione
David Burr
L’occhio, l’organo della visione
L’occhio è l’organo di senso per la messa a fuoco dei segnali luminosi e la loro trasduzione in segnali nervosi. I meccanismi ottici utilizzati per [...] , ma l’indice di rifrazione varia per i diversi strati di cui è composto crescendo verso l’interno. L’asse visuale dell’occhio corrisponde a una linea che passa dal punto nodale (che si trova circa a 7 mm dal vertice corneale) e dal centro della ...
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Anomalia congenita dell’occhio, che consiste nella fenditura della palpebra o di una parte dell’occhio. Il c. palpebrale può associarsi al c. della coroide, dell’iride, della retina, del cristallino, o [...] altro difetto congenito dell’occhio. A seconda della sede del c. può coesistere, o mancare, un deficit visivo, rappresentato per lo più da uno scotoma. ...
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Membrana vascolare dell’occhio interposta tra retina e sclerotica (anche detta membrana coroidea). Perforata posteriormente dal nervo ottico, termina poco davanti all’equatore dell’occhio, continuandosi [...] affezioni neoplastiche della c., fra le quali spicca il melanoma maligno.
È detto, inoltre, ghiandola coroidale il cuscinetto vascolare che caratterizza la parte posteriore della c. dell’occhio dei Pesci, di aspetto spugnoso e ricchissimo di vasi. ...
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oculomozione
Motilità dell’occhio. Si distingue una o. estrinseca, cioè quella propria del bulbo oculare, rispetto all’orbita, e una o. intrinseca che interessa la muscolatura dell’iride.
Oculomozione [...] trocleare che innerva il muscolo grande obliquo, determina lieve strabismo convergente e verso l’alto, impossibilità a ruotare l’occhio in basso e all’esterno, diplopia omonima con immagine falsa in basso e all’esterno.
Oculomozione intrinseca
L’o ...
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Vizio rifrattivo dell’occhio per il quale, ad accomodazione rilassata, il secondo fuoco non cade, come in quello normale o emmetropico, sulla retina: il punto remoto quindi non è più all’infinito, ma a [...] una distanza finita, davanti (miopia) o dietro (ipermetropia) l’occhio. L’a. può derivare da difetti di struttura del cristallino (difetto o eccesso di convergenza) o da una malformazione del globo oculare. ...
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Anomalia dell’occhio, varietà di ametropia. Le immagini si formano dietro la retina (v. fig.) e pertanto sono sfocate. Causa d’i. è per lo più la brevità dell’asse antero-posteriore del globo oculare (i. [...] assile), o, più di rado, la deficiente convessità delle superfici rifrangenti dell’occhio (i. di curvatura), le alterazioni dei mezzi diottrici, la mancanza della lente cristallina (afachia). Per i. non gravi, l’accomodazione riesce ad assicurare la ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...