pupilla
L’orifizio circolare situato al centro dell’iride attraverso il quale penetrano nell’occhio i raggi luminosi.
Fisiologia
In uguali condizioni di illuminazione le p. hanno uguale ampiezza nei [...] in caso di amaurosi o per lesioni del sistema nervoso. Caratteristica della paralisi pupillare amaurotica è di manifestarsi solo per la stimolazione diretta dell’occhio colpito, mentre la stimolazione nel lato sano fa contrarre anche la pupilla dell ...
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Ispessimento superficiale e circoscritto della pelle, di colore gialliccio semitrasparente, più o meno convesso, dovuto all'ammassamento e stratificazione dell'epidermide cornea. Si forma là dove la pelle è lungamente sottoposta a pressioni, ad attriti, quindi soprattutto sui piedi a cagione di calzature improprie e sulle mani spesso in modo caratteristico nelle diverse professioni manuali. In alcuni ...
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Famiglia di Crostacei Branchiopodi Cladoceri. Di piccole dimensioni, sono provvisti di un voluminoso occhio impari e privi di branchie (v. fig.). ...
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In ottica, ogni linea retta (o, più precisamente, ogni geodetica dello spazio) che congiunge l’occhio dell’osservatore con l’oggetto osservato. Angolo v. Per un dato oggetto relativamente a un determinato [...] punto di vista (per es., l’occhio di un osservatore) è l’angolo sotto il quale da quest’ultimo è visto l’oggetto. ...
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L’esame microscopico dei tessuti viventi. In particolare, in oculistica, l’esame microscopico dell’occhio nel vivente. Gli apparecchi per b. constano di tre parti: una di illuminazione, cosiddetta lampada [...] a fessura, una di osservazione, costituita da un microscopio, e la terza dai diversi accessori per facilitare l’esame ...
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pupilla
Lucia Onder
In senso proprio, per la parte centrale dell'iride attraverso la quale penetrano nell'occhio i raggi luminosi, in Cv II IX 4 avvegna che più cose ne l'occhio a un'ora possano venire, [...] , quella veramente si vede, e 5; III IX 8 l'acqua ch'è ne la pupilla de l'occhio, 9 (tre volte) e 13; IV XXVII 5. Allude ancora alla parte più viva dell'occhio in Pd II 144 Per la natura lieta onde deriva, / la virtù mista per lo corpo luce / come ...
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Vescovo (m. verso il 350) di Gerusalemme. Mutilato d'un piede, privato d'un occhio e condannato ad metalla, durante la persecuzione di Massimino Daia (tra il 305 e il 313), fece parte del clero di Gerusalemme [...] e accompagnò al Concilio di Nicea (325) il suo vescovo Macario, cui successe verso il 355. Favorevole ad Atanasio e ostile agli ariani nel Concilio di Tiro (335), evitò di sottoscrivere la condanna di ...
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retinoscopia
Esame (schiascopia) diagnostico, eseguito con retinoscopio, volto a determinare vizi di rifrazione dell’occhio, senza la necessità di collaborazione da parte del soggetto in indagine. ...
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macropsia
macropsìa [Comp. di macro- e -opsia] [FME] [OTT] Nell'ottica medica, difetto dell'occhio, dovuto a vizi di rifrazione o ad alterazioni patologiche, per cui gli oggetti appaiono più grandi del [...] vero ...
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PLASTICITA NERVOSA
Tommaso Pizzorusso
PLASTICITÀ NERVOSA. – Caratteristiche dei periodi critici. Plasticità intermodale da deprivazione sensoriale precoce. Arricchimento ambientale. Plasticità corticale [...] animali hanno mostrato che un breve periodo di deprivazione monoculare causa una diminuzione delle risposte corticali all’occhio deprivato, che può però tornare alla normalità se la deprivazione viene velocemente rimossa. Tuttavia questi animali ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...