Cause di cecità e nuove strategie terapeutiche
Marco Centofanti
Mario Stirpe
L’occhio può essere considerato come uno strumento deputato a focalizzare sulla retina le immagini, con la minima distorsione [...] genetica, ma può insorgere anche in seguito a danni agli occhi, ai nervi o al cervello, e persino in seguito all visiva intorno a 1/10, nistagmo (movimenti oscillatori degli occhi) sin dall’infanzia, fotofobia (la tendenza a strizzare le ...
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POLIFEMIDI (da Polifemo, perché monoculi)
Famiglia di Cladoceri (v.), con occhio impari, corpo allungato, guscio breve, quattro paia di appendici toraciche.
Comprende generi d'acqua dolce (Polyphemus [...] Müller, Bythotrephes Leydig) e marini (Evadne Lovén, Podon Lovén) ...
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Secondo la classificazione tradizionale dei Crostacei, i Malacostrachi erano divisi in Artrostrachi o Edrioftalmi, comprendenti gli Anfipodi e gli Isopodi, e in Toracostrachi o Podoftalmi, comprendenti [...] Decapodi e Stomatopodi. Gli Edrioftalmi si chiamano così perché, a differenza dei Podoftalmi, hanno gli occhi sessili. Tra gli Anfipodi ricordiamo il Gammarus pulex, tra gli Isopodi si cita l'Asellus aquaticus. ...
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ciclodeviazione
Sindrome oculare torsionale che interessa la motilità estrinseca dell’occhio, e che si trova frequentemente associata anche a forme di strabismo verticale od orizzontale. La c. può provocare [...] diplopia e vertigine ...
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lipuria
Presenza di grasso, sotto forma di goccioline visibili a occhio nudo, nelle urine, che acquistano un colore biancolatteo. Si riscontra in alcune malattie del fegato, del pancreas e del rene, [...] e nelle intossicazioni da fosforo e da ossido di carbonio ...
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tonografia
Tecnica per determinare il deflusso dell’umor acqueo dall’occhio usando una continua pressione sulla cornea con pesi noti. Il decremento della pressione viene registrato elettronicamente per [...] un periodo di 4 minuti; risulta più basso del normale nel glaucoma ...
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In oculistica, mancanza del cristallino, per trauma o intervento chirurgico. L’occhio afachico è fortemente ipermetrope e del tutto incapace di compiere l’accomodazione; richiede pertanto l’uso di due [...] paia di lenti: uno per la visione a distanza, l’altro per la visione prossima ...
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Pianta erbacea, perenne, cespugliosa della famiglia delle Composte, comune nei prati di pianura e di bassa montagna ed in alcune razze anche nei pascoli elevati. I fusti sono eretti, numerosi, semplici o ramoso-corimbosi, glabri, minutamente pelosi o ispidi, le foglie cuneato-obovate, spatolate o lanceolate, dentate o incise, le inferiori picciolate, le medie e le superiori sessili e abbraccianti. ...
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Lente, o sistema di lenti, cui negli strumenti ottici composti, come il cannocchiale e il microscopio, si accosta l’occhio per osservare l’immagine di un oggetto data dall’obiettivo dello strumento; di [...] tal caso la lente dell’o. più vicina all’obiettivo si chiama lente collettrice o lente del campo, quella più vicina all’occhio lente dell’occhio. Gli o. composti si distinguono in o. positivi e o. negativi a seconda che il primo fuoco si trovi prima ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...