Il ramo dell’oftalmologia che studia i rapporti tra occhio e sistema nervoso, e in particolare le alterazioni patologiche del globo oculare e della sua motilità di origine neurologica. ...
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scotopico Nell’ottica fisiologica, si dice della visione dell’occhio normale quando l’illuminamento degli oggetti è debole. La visione s., o crepuscolare, si contrappone alla visione fotopica. ...
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In veterinaria, la modificazione patologica del corpo vitreo dell’occhio, in seguito a processi infiammatori del globo oculare. Ne conseguono opacità, idrope, deposizione di sali calcarei, atrofia. ...
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Plica cutanea che può coprire l’angolo interno dell’occhio, specie nella prima infanzia; la persistenza nell’adulto è da considerarsi un’anomalia. Non va confuso con la piega mongolica che è una vera piega [...] palpebrale ...
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Presenza di grasso, sotto forma di goccioline visibili a occhio nudo, nelle urine, che acquistano un colore bianco-latteo. Si riscontra in alcune malattie del fegato, del pancreas e del rene, e nelle intossicazioni [...] da fosforo e da ossido di carbonio ...
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Figlio (Rimini 1258 circa - ivi 1353) di Malatestino dall'Occhio, podestà di Firenze nel 1307 e di Bologna nel 1309. Alla morte del padre (1317), fu signore di Rimini con lo zio Pandolfo, poi (1326) solo, [...] allargando anche su altre terre il suo dominio. Sconfisse Ramberto figlio di Gianciotto che, con l'aiuto del cugino Malatesta III, aveva cercato di sottrargli Rimini. Ma poi, nel tentativo di opporsi al ...
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Fessura di larghezza piccolissima (in genere non visibile a occhio nudo) che si forma in alcuni materiali quando sono sottoposti a flessione o a trazione.
Microfessurazione Fenomeno che ha spesso luogo [...] nel cemento armato sottoposto a flessione, a trazione o a torsione; lo stato che ne consegue è caratterizzato dal fatto che le zone di calcestruzzo poste in prossimità delle barre d’acciaio tese sono cosparse ...
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Figure favolose della mitologia greca, di statura gigantesca e fornite di un solo occhio situato in mezzo alla fronte. Nell’Odissea sono una collettività di giganti spregiatori degli dei, che vivono in [...] caverne allo stato pressoché di natura e antropofagi; sono pastori e il loro capo è Polifemo, figlio di Posidone. Nella posteriore Teogonia esiodea sono nominati tre C. come figli di Urano e Gaia: Bronte, ...
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enucleazione
In chirurgia, asportazione di un organo (per es., occhio), di un tumore benigno o altra formazione (cisti) rotondeggiante e nettamente delimitata dai tessuti circostanti. ● In biologia, [...] asportazione del nucleo di una cellula (in genere una cellula uovo) per mezzo di microaghi o di micropipette, allo scopo di trapiantare nella cellula un nucleo proveniente da un’altra cellula ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...