Sindrome oculare torsionale interessante la motilità estrinseca dell’occhio, associata anche a forme di strabismo verticale od orizzontale. Può provocare diplopia e vertigine. ...
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Carattere tipografico in cui il segno grafico dell’occhio non è pieno ma sostituito da una linea sottile che ne segue il profilo, lasciando bianco l’interno del tratto. ...
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sclera In anatomia, la parte non trasparente della tunica esterna dell’occhio, formata soprattutto da fasci di fibre collagene ed elastiche, orientate in tutte le direzioni e disposte in più strati: di [...] , si continua in avanti con la cornea, trasparente, aderisce internamente all’uvea, dà inserzione ai muscoli dell’occhio ed è attraversata posteriormente dal nervo ottico.
Sindrome della s. blu Sindrome di natura ereditaria caratterizzata da scarso ...
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(o oftalmite)
Medicina
Denominazione generica di processi infiammatori dell’occhio, che coinvolgono specialmente la tunica vascolare. Le due forme più note sono l’o. metastatica, provocata da germi che [...] in altre parti dell’organismo, e l’o. simpatica, dove l’infiammazione dell’uvea di un occhio fa seguito all’infiammazione dell’occhio controlaterale.
L’o. del neonato è un’infiammazione acuta della congiuntiva del neonato, da contagio gonococcico ...
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Astronomia
Sono dette stelle l. quelle visibili a occhio nudo (cioè circa fino alla 6ª grandezza stellare), per distinguerle dalle altre, che si dicono telescopiche.
Medicina
In anatomia, strato l., strato [...] dell’epidermide che si trova subito al disotto dello strato corneo propriamente detto; è costituito da una o poche file di cellule appiattite, con nucleo atrofico, imbevute di una sostanza grassa splendente ...
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Nelle arti grafiche, il carattere che ha l’occhio delle lettere inclinato verso destra. Aldo Manuzio lo fece incidere per primo, al principio del 16° sec., da Francesco da Bologna e lo adottò per le sue [...] edizioni, per cui fuori d’Italia è chiamato generalmente italico. La composizione in c. non ebbe dapprima maiuscole proprie, ma usò quelle del tondo. Dall’originario c. aldino, detto anche c. romano ...
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oftalmoscopia
Ispezione diretta o indiretta delle formazioni interne dell’occhio, comunemente praticata per lo studio delle condizioni della retina e dei vasi retinici. L’esame si effettua mediante l’oftalmoscopio [...] , ma anche per molteplici malattie cerebrali e sistemiche, che si possono rilevare attraverso il fondo dell’occhio osservato con tale tecnica: diabete, ipertensione sistemica ed endocranica, insufficienza renale, aterosclerosi, malattie del nervo ...
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Fisica
Nell’uso comune, colore che dà all’occhio sensazioni intermedie fra il bianco e il nero, più o meno accentuate. In termini più precisi, è il colore di un corpo trasparente od opaco dotato di un [...] potere assorbente minore dell’unità e non selettivo, di modo che la luce che attraversa il corpo, o è da questo diffusa, risulta della stessa composizione di quella incidente ma da questa differisce per ...
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Stilla di umore secreto da apposite ghiandole dell’occhio.
Il liquido lacrimale assolve alla funzione di mantenere umida e detersa la superficie della cornea e della congiuntiva. È costituito da un liquido [...] acquoso, con scarsi sali (cloruro di sodio) e piccole quantità di proteine, glucosio e urea, più una sostanza batteriolitica (lisozima). La secrezione delle l., in genere scarsa, può aumentare in particolari ...
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ipoema
Raccolta di sangue nella camera anteriore dell’occhio per rottura dei vasi dell’iride o del corpo ciliare. Spesso l’i. è di origine traumatica. ...
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-occhio
-òcchio [lat. -ŭculus]. – Suffisso originariamente alterativo, avente valore diminutivo, presente in voci che hanno perduto per lo più tale valore e con esso il sentimento della derivazione (capocchia, finocchio, ginocchio, pannocchia,...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...