- Una lunga vicenda lega la città catalana all’arte urbana. Dai graffiti alla street art, le esperienze avvenute e i nomi legati alla scena locale costituiscono un punto di riferimento in chiave spagnola [...] su cui ha origine e si espande, durante gli anni Novanta, la felice atmosfera creativa che renderà la città celebre agli occhi di molti artisti nel mondo. Nel primo quinquennio del nuovo millennio B. raggiunge lo status di mecca delle arti praticate ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] Filippo IV. Il V. lo accompagnò nelle visite d'arte, fu il suo unico amico tra i colleghi; e dipinse sotto gli occhi del fiammingo la sua prima grande opera di composizione, i Bevitori, totalmente estranea a ogni influenza fiamminga. Fu il Rubens che ...
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VECELLIO
Adolfo Venturi
. Famiglia di pittori veneti di cui il maggiore fu Tiziano (v. tiziano). Ricordiamo inoltre:
Francesco, nato nel 1475 a Pieve di Cadore. Passò col fratello Tiziano a Venezia [...]
Nell'ovale della Sala del Senato, in Palazzo Ducale a Venezia, son rappresentati gli zecchieri al lavoro sotto gli occhi dei procuratori della Serenissima, ove Marco V., pur imitando Tiziano, si accosta alle opere dei manieristi acclimati in Venezia ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] , che, nell'assenza di riferimenti direttamente fiorentini, conserva il segno di arcaismi lombardi nella sigla degli occhi e nell'imperfetto scorcio del viso della santa. Ma, mentre appare improbabile una collocazione della lunetta anteriormente ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] a Roma e nel Lazio, in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, pp. 357-376; A.M. Romanini, Gli occhi di Isacco. Classicismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, AM, s. II, 1, 1987, 1-2, pp. 1-56; P. Williamson ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] fine del compromesso attuato nel 1439 da Bessarione con il papato. Se guardiamo l’esito del concilio di Firenze con gli occhi dei politici di allora, quale fosse il diretto fine di quell’‘unione in effigie’ è assolutamente chiaro. Il progetto non era ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] testa - forse un angelo - caratterizzata dall'ovale pieno del volto con i due tipici pomelli rossi, naso camuso e occhi sgranati dalle grandi pupille nere. Di tutt'altra matrice culturale, ma con ogni probabilità contemporaneo o di poco successivo ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] le risposte soddisfano parzialmente, sol che si pensi che la invenzione del moto di affetto della Madonna verso s. Bernardo ("Li occhi da Dio diletti e venerati, / fissi ne l'orator"; Par. XXXIII, vv. 40-41), è probabile effetto di una 'cosa vista ...
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Agiografia
A. Vauchez
N.P. ¿Ševcenko
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Vauchez
Si designa con questo termine l'insieme dei testi composti in onore dei santi e per celebrarne la memoria. Tradizionalmente si [...] si ridusse a una serie di gesti stereotipati e di atteggiamenti convenzionali, miranti a giustificare un dato culto agli occhi della Chiesa universale e conformando di conseguenza chi ne era oggetto ai modelli di maggior prestigio. In questo quadro ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] temperamento atticissimo di Prassitele. Egli giunge cosi ad effetti di sfumato, specialmente nel modellato del volto e degli occhi, le cui palpebre si assottigliano dando allo sguardo un carattere un po' trasognato, che gli antichi critici definivano ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...