ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] con grandi spatole a coprire fianchi e carene, a rallegrare di vivaci tinte gli aplustri, forse anche a delineare grandi occhi apotropaici sulle prue. In tal caso erano più che sufficienti, anzi particolarmente adatte allo scopo, grandi spatole che ...
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BOSELLI, Felice
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Cristoforo, agiato calzolaio, e di Lucia Cattaneo, nacque a Piacenza, nella parrocchia di S. Ilario, il 20 apr. 1650. Ben poco si sa della sua [...] (1720 c.), vestito a festa, con la parrucca a boccoli e la tavolozza in mano, in posa aulica, ma con gli occhi vispi e arguti che scrutano, con vivace attenzione, il modello fuori campo, i due gallinacci appesi, che egli sta ritraendo nel quadro ...
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ISSEL, Alberto
Patrizia Peron
Nacque a Genova da Raffaele e da Elisa Sonsino il 3 giugno 1848. Favorito nelle sue inclinazioni artistiche dal padre, fu avviato allo studio del disegno dal maestro D.P. [...] e dibattiti che animavano i circoli artistici toscani, piemontesi, romani e liguri.
Nel 1880 fu colpito da una malattia agli occhi, a causa della quale smise di dedicarsi con continuità alla pittura. Il suo interesse si rivolse allora alle arti ...
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EPIKTETOS (᾿Επίκτητος)
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro l'ultimo venticinquennio del VI sec. a. C. La sua cronologia è da ritenersi fissata con una certa sicurezza anche in base a ragioni [...] ventaglio o a lobi separati, lo sviluppo delle figurazioni sui lati che va da una figura isolata, piazzata come un accento tra gli occhi, a un gruppo di figure, e poi a un'intera fascia figurata che copre la parete del vaso. Infatti di questo ordine ...
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ANIMALISTICO, Stile
K. Jettmar
Nelle regioni e nelle epoche più diverse vi furono e vi sono civiltà in cui la rappresentazione degli animali ha, dal punto di vista dell'arte, un ruolo essenziale, e [...] , come, ad esempio, la tipica ed aspra interruzione delle superficie e la schematica riproduzione di determinati particolari (occhi, zampe). Spesso il corpo dell'animale rappresentato viene arrotolato in forma circolare, o il suo treno posteriore ...
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TAKHT-I RUSTAM (Trono di Rustam)
C. A. Pinelli
Il nome deriva da un filone della leggenda popolare islamica particolarmente diffuso nei paesi di lingua iranica. Esso si trova perciò tradizionalmente [...] alimentava la fiamma necessaria allo svolgimento dei riti. Proprio perché tale fuoco santissimo non potesse venir scorto da occhi profani, si costruirono le due successive porte d'ingresso sfasate di novanta gradi.
Bibl.: E. Herzfeld, Archaeological ...
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ENDIMIONE (᾿Ενδυμίων; Endymion)
H. Sichtermann
Figlio di Aetlio e di Calice, re di Elis, secondo alcune fonti, secondo altre proveniente dalla Caria, dove si mostrava la sua tomba in una grotta presso [...] antichi. La tradizione più recente per la quale E., amato da Hypnos sia stato da questo lasciato dormire con gli occhi aperti, non è stata rappresentata nell'arte figurativa. Le figure occasionali di E. sveglio delle pitture pompeiane non hanno a ...
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COSTA SBARDILINI, Bartolomeo, detto Bartolomeo delle Cisterne
Aldo Rizzi
Originario di Capodistria, dopo un soggiorno a Venezia nel 1429 è a Udine, impegnato alle dipendenze del Comune nella costruzione [...] , avvertibile in particolare nel registro inferiore della facciata (apertura principale al centro e porte laterali con in asse due occhi di chiara discendenza lagunare), non del tutto calibrata nel gioco dei pieni e dei vuoti; il portale maggiore ...
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TIMOMACHOS (Τιμόμαχος, Timomachus)
P. Moreno
Pittore greco di Bisanzio, attivo probabilmente nella prima metà del I sec. a. C.
È il primo grande pittore ricordato da Plinio dopo la vasta lacuna nella [...] in Gorgone visa est, Pli n., loc. cit.), si potrebbe cogliere nel tipo con tratti squisitamente femminili e gli occhi chiusi, che presuppone un originale pittorico dell'ultimo ellenismo, noto dal modello di gesso di Hildesheim proveniente dall'Egitto ...
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DÈMONI
M. Floriani Squarciapino
Creazione filosofica più che oggetto di un culto reale e popolare il dèmone (δαίμων) ha nella poesia e nella filosofia greca, e di riflesso in quella romana, molteplicità [...] , probabilmente, come si è accennato, nelle rappresentazioni etrusche: becchi adunchi in luogo di nasi, orecchie ferme, occhi sbarrati, chiome scarmigliate da cui sbucano serpenti (come nel Tuchulcha della Tomba dell'Orco a Tarquinia) bocche ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...