Vedi TAXILA dell'anno: 1966 - 1973
TAXILA (v. vol. vii, p. 630)
M. Taddei
Gli scavi condotti in passato a T. avevano permesso di risalire solo fino al VI sec. a. C.; recenti ricerche sul terreno (Sarai [...] si manifesta anche nella mekhalā; la tipica fascia che cinge i fianchi. Il modellato morbido ma come gonfio, gli occhi che, grandi e sbarrati, con le palpebre fortemente rilevate, assumono una funzione decorativa di primo piano nella composizione ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] tipo domus de ianas e i luoghi di culto; tra i motivi figurativi, incisi o dipinti, dominano protomi taurine, corna, occhi, stelle, dischi e simboli spirali. Nella prima metà del 3° millennio si diffondono varie facies eneolitiche (Monte Claro), con ...
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Scienza egizia. Tecnologia
Sydney Aufrère
Tecnologia
Metallurgia, chimica e alchimia
La metallurgia è un''arte del fuoco' che in Egitto non si sviluppò come nel Vicino Oriente: da un lato, l'Egitto [...] si generalizzarono vari usi di tipo puramente decorativo: per esempio, si usò mettere in risalto con metalli preziosi gli occhi delle statue. Fra i capolavori di quest'epoca eseguiti con metalli incrostati figurano la statua bronzea di Karomama e ...
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ALESSANDRO III di Macedonia, Magno (᾿Αλέξανδρος ὁ μέγας, Alexānder Magnus)
G. A. Mansuelli
C. Bertelli
Nacque nel 356 a. C. da Filippo IIdi Macedonia e da Olimpiade, figlia di Neottolemo, re d'Epiro; [...] di Ercolano. Le fonti ripetono che Lisippo aveva reso di A. il tratto saliente, l'umido degli occhi associato all'aspetto leonino, contrasto che certo costituiva il singolare fascino del condottiero macedone, ma questi elementi difficilmente ...
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APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] figli. Durante l'ultimo periodo dell'arte antica e nel periodo bizantino, lo sguardo sovrumano espresso dai grandi occhi spalancati in un modo soprannaturale, sostituisce lo sguardo patetico rivolto verso l'alto come espressione di ispirazione ed ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] opera di artisti stranieri. Anzitutto la testa in calcare di Alicante del museo di Barcellona, dai lineamenti accentuati e dagli occhi sporgenti, prossima alle più antiche teste di kàrai dell'Acropoli e ad altre opere. La statua assisa di Verdolay ...
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INTRECCIO
G. Speake
Per i. si intende una forma o uno schema di decorazione nel quale linee, capi o nastri vengono incrociati o intessuti insieme secondo un principio di sovrapposizione alternata in [...] con lunghe fauci il proprio corpo allungato. Tutte le creature che ornano il bordo di questi affibbiagli hanno in comune occhi semicircolari di vetro opaco azzurro posti alla sommità delle teste che danno l'impressione di uno sguardo fisso.Il motivo ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] sua fase tarda, rispetto a cui tuttavia il pulpito volterrano mostra già un trattamento delle superfici e un taglio degli occhi di stampo ticinese. L'opera si rivela parallela ma autonoma anche rispetto a Biduino e agli altri rappresentanti più tardi ...
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INDONESIANA, Arte
A. Tamburello
, A Preistoria. − Le culture pleistoceniche dell'arcipelago indonesiano non documentano sino ad oggi alcuna pratica d'arte. Le manifestazioni più remote di cui si abbia [...] asimmetrica su breve impugnatura. La decorazione, che sul primo tipo ricorre solo in alcuni esemplari con disegni di maschere, occhi e motivi geometrici, si fa invece frequente nel secondo tipo, ricoprendo parti della impugnatura e della lama. Si ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] talora ricadono dietro le orecchie. Il volto comincia ad animarsi e si accentua talora, per mezzo della forma degli occhi, l'espressione animalesca che diventa una smorfia.
Gli episodi nei quali il motivo chiaramente dionisiaco non è rappresentato ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...