Che il maggior critico-filologo del nostro Novecento fosse non pure sensibile al richiamo d’Euterpe ma – parola di Gadda – letteralmente «intriso nel peccato» della poesia, è noto al grande pubblico fin [...] della città, / e ti pare a tratti incarnarsi l’archetipo e poi è risucchiato, / e un po’ ti doma (gli occhi), vegliatore perpetuo… // (Ma leva la serranda delle chiuse, / la valanga comincia). Ti trapungono / le torri diurne, che non lasciavano la ...
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Flavio SantiL’autunno del SultanoMilano, Solferino, 2024 Il friulano Raimondo D’Aronco è stato tra i più importanti architetti del liberty e, dopo il terremoto del 1894, venne incaricato dal sultano Abdul [...] riflette su tutto quanto avviene nel suo impero dal chiuso delle sue stanze, mandando servi, schiavi e altre figure come orecchie, occhi e mani per la città e al seguito di Mondo. Più divertente di svelare le citazioni è però notare come già questo ...
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L’uomo omerico non conosce la divisione tra mente e corpo, che nasce più tardi con Platone. In Omero, perciò, il corpo non è considerato un involucro che tiene prigioniera una sostanza spirituale superiore, [...] ha un potente effetto emotivo e fisico, lo induce a gesti convulsi e irriflessi, a contorcersi e ad accennare con gli occhi (v. 194).Cosa sarebbe accaduto se Odisseo non fosse stato legato? Avrebbe ceduto al richiamo, si sarebbe tuffato nell’acqua ...
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1. Indimenticabile il primo “affaccio” di Papa Francesco in piazza San Pietro subito dopo la sua elezione a Pontefice il 13 marzo 2013 con il suo saluto «Fratelli e sorelle, buona sera» rivolto con grande [...] cose giuste, a volte forti, a volte più deboli. Ma è così: mi sento pronto (Jorge Mario Bergoglio – Papa Francesco, Nei tuoi occhi è la mia parola. Omelie e discorsi di Buenos Aires 1999-2013, con una conversazione con Antonio Spadaro, Milano, tr. di ...
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Sulle pagine del quotidiano «Il Foglio», Alfonso Berardinelli ha scritto a proposito di Rivoluzioni e popolo nell'immaginario letterario italiano ed europeo di Stefano Brugnolo (Macerata, Quodlibet, pp. [...] dalla banalizzazione – rischio che corriamo tutti – e ci offre un pungolo continuo che aiuta a mantenere gli occhi aperti, come sottolinea Brugnolo: «Nel mondo delle certezze e compattezze ideologiche Pin e Kim introducono dunque un principio ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] dio cane!, che se torno xò e te vedo ancora qua te meto ’e man doso porco de quel dio!10 CHIARO?, occhiata infuocata al direttore del personale, poi via a passo veloce, sempre bestemmiando. Il direttore, uno dei fedelissimi, ma uomo sempre affabile e ...
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«Puniamo una bambina, trasalendo di raccapriccio, se dice parolacce, se le dice un maschio ci viene da ridere», scriveva Elena Gianini Belotti negli anni Settanta del Novecento. Tra le tante e variopinte [...] nella memoria le parole di una lingua non tanto o non più praticata (tecnicamente, disnomia); e si è concluso con gli occhi lucidi di chi, in un lampo, s’è vista affiorare dall’inconscio collettivo (Evetts-Secker, 2021) tutte le ragioni per cui ...
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All’inizio del 2024 una nuova parola ha fatto la sua comparsa su alcuni organi d’informazione italiani: domicidio. Termine, prima usato rarissimamente, che per ora è inesistente sui nostri dizionari. In [...] libro. Forse, più di altre definizioni, fa intuire cosa significhi assistere al domicidio della propria casa. Recita: «Gli occhi degli altri vedono le macerie, gli esuli vedono la loro casa». Biblio/sitografia essenzialeApartheid israeliano contro i ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] sia mai accesa con i colori della loro bandiera, che ci fanno vedere il Cristo di una chiesa cattolica con gli occhi di un’infanzia musulmana, e si stupiscono di poter usare il possessivo unsere (nostra) per parlare della cattedrale di Santo Stefano ...
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«Questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette mentre fuori c’è la morte» – nell’ascoltare il Malati di gioia di Sarafine riecheggia nella mente l’Aprea della terza stagione di Boris: assenza dei [...] rumore durante le feste natalizie la vignetta del «New Yorker» raffigurante la sospensione dallo schermo di una dipendente che alza gli occhi per concedersi un fuoco d’artificio, (mal)augurio di un futuro da criceti sulla ruota che rimanda in testa l ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...
DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...