Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] al v. 371, in cui Edipo accusa l’indovino di essere cieco di orecchie (ta óta), di mente (ton noun) e di occhi (ta òmmat[a]).Per quanto riguarda il primo ambito, ossia quello della parola, è sicuramente degna di nota la vasta sinonimia che riguarda ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] morire senza davvero morire. Tutto il dramma è nella scissione tra ciò che Palomar vuole fare di sé, della propria mente, dei propri occhi, del suo corpo, e ciò che si trova ad essere e a fare. Cerca così di raggiungere la morte-in-vita annullandosi ...
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David Foster Wallace parla spesso di atleti e, in particolare, di tennisti. Lui stesso giocava a tennis, soprattutto da giovane, e considerava questo sport una vera e propria ossessione, assieme, ad esempio, [...] corpo degli altri. Ma c’è anche un discorso sull’esteriorità dell’atleta, sul modo in cui quest’ultimo è percepito da occhi esterni, come una creatura dotata di grazia. Accostando attori e atleti, il padre di Jim sembra dare ragione a Walter Benjamin ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] viene da Dio ma è generata dallo stato psicofisico del personaggio:E però mi giunse un sì forte smarrimento che chiusi gli occhi e cominciai a travagliare sì come farnetica persona ed a imaginare in questo modo che, nel cominciamento de l’errare che ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] non solo entra in contrasto con il concetto della separazione dei due ambiti di governo, religioso e civile e inoltre, agli occhi degli ortodossi, in quanto legge divina, è ritenuta obbligatoria e vincolante. Perciò non si può affatto dire che la ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] . 40-45), quando, dopo l’epifania di Cristo, la guida divina gli si rivolge con le seguenti parole (vv. 46-48): «Apri li occhi e riguarda qual son io; / Tu hai veduto cose, che possente / se’ fatto a sostener lo riso mio». Nella metafora dantesca la ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] cascate m’inondavano con il loro fitto pulviscolo. Ora un torrente eterno mi spalancava accanto un abisso di cui i miei occhi non ardivano misurare la profondità. A volte mi smarrivo nell’oscurità di un folto bosco. A volte, uscendo da un burrone ...
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Nell’acqua limpida si forma un’immagine che mozza il fiato al bel Narciso. Non ha mai visto un giovane così bello, non ha mai amato come quel giorno. Gli occhi che guarda sono quelli di uno sconosciuto, [...] le labbra che si muovono alle sue parole sono uno spettacolo nuovo, la pelle che riluce tra le onde lo commuove di un amore irresistibile. ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] seduti davanti a donne nel secondo e terzo ordine di cedere il proprio posto a queste, in modo da soddisfare gli occhi delle persone nel parterre. Questi episodi testimoniano la doppia funzione dei palchi di luogo privato, ma anche di vetrina e ...
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«Quivi ebbe Astolfo doppia meraviglia:/ che quel paese appresso era sì grande,/ il quale a un picciol tondo rassimiglia/ a noi che lo miriam da queste bande», questo è lo spazio che si apre agli occhi [...] di Astolfo, il cavaliere inglese, soccorritore di Orlando nell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...
DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università di Pavia con una tesi sulla regolamentazione...
DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo conservatore lombardo favorevole alla partecipazione...