SORMANI, Leonardo
Alessandro Grandolfo
– Non si conosce la data di nascita di questo scultore, la cui personalità artistica è stata oggetto di un singolare fraintendimento delle fonti antiche.
Nella [...] l’effigie del vegliardo, raffigurato con una folta e morbidissima barba, la testa rivolta verso il riguardante, gli occhi intensamente espressivi, sembra non poter prescindere da modelli dellaportiani come i ritratti funerari di Carlo e Federico Cesi ...
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GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] di Roma quando, nel 1859, partì volontario insieme con il cugino Alessandro Giovagnoli e i fratelli Ettore, Mario e Fabio.
Agli occhi del G. il padre e i suoi quattro figli costituivano "come le cinque dita di una mano, mosse da una sola idealità ...
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SCOPPOLA, Pietro
Agostino Giovagnoli
– Nacque a Roma il 14 dicembre 1926 da Carlo Alberto, ingegnere comandante della Marina, e da Anna Patriarca. Era il terzo di quattro fratelli (prima di lui, Ippolito [...] chi crede non cerca”» (La ‘nuova cristianità’ perduta, 1985, pp. 72 s.).
Vivendo a Roma, apparve evidente ai suoi occhi il ruolo svolto dalla Chiesa durante la guerra, sottolineato da Federico Chabod in L’Italia contemporanea (1918-1948) (Torino 1961 ...
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VALENTI, Osvaldo
Paolo Puppa
VALENTI, Osvaldo. – Nacque a Costantinopoli (oggi Istanbul) il 17 febbraio 1906. Il padre, Michele, barone siciliano originario di Messina, commerciava in tappeti e oggetti [...] per lo più coperto da parrucche, pallido ma abbronzato da lampade al quarzo, naso a uncino, bocca sottile e contratta, occhi chiari tendenti al verde e dischiusi a lanciare vampate di odio e di sarcasmo, voce affannosa per il nervosismo incontrollato ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] che il più bel libro di tutti era quello del mondo tutto e della Natura scritto da Dio benedetto, e posto avanti alli occhi di tutti gl'huomini, così hoggi come al tempo di Pitagora, Platone, Aristotele, e tutti li scrittori, i quali se n'havevano a ...
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DELLE COLOMBE (Colombo), Ludovico
Maria Muccillo
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XVI. Un solo storico, senza tuttavia indicare la sua fonte, pone la data esatta della sua nascita al 20 [...] solitario e malinconico, alto di statura, magro "anzi asciuttissimo", con barba lunga e candida, testa piccola affatto calva, occhi incavati, che "pareva appunto la figura della fantasima", tanto che il Ruspoli, poeta burlesco e spirito mordace, lo ...
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CIRMENI, Benedetto
Luigi Agnello
Nato a Mineo (Catania), il 23 ag. 1854, da Arcangelo e Maria Antonia Simili, studiò giurisprudenza nella università di Roma, iniziando intanto a praticare il giornalismo. [...] ufficioso della Consulta, mirava in realtà al ministro degli Esteri italiano, P. S. Mancini, colpevole ai suoi occhi di non aver aderito del tutto alle tesi tedesche nelle recenti vicende internazionali, specialmente nella conferenza sull'Africa ...
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CARGA, Giovanni
M. Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Giusto e di Orsola Beltrame, nacque a San Daniele del Friuli intorno al 1520 e iniziò i suoi studi sotto la guida di Giovanni Pietro Astemio, [...] . si prodigò tanto in quest'opera da ammalarsi gravemente agli occhi.
La condizione del C. cambiò dopo il trasferimento del cardinale Queste circostanze, unite all'aggravarsi della malattia agli occhi, lo spinsero a lasciare il suo ufficio nonostante ...
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COSTA, Alda
Alessandro Roveri
Nacque a Ferrara il 26 genn. 1876 da Vincenzo e Caterina Zaballi. Conseguito il diploma di maestra elementare, svolse a partire dal 1895 una serie di supplenze in varie [...] voi poveri bimbi l'istruzione pubblica, gratuita, obbligatoria. Che irrisione e che crudeltà! Presentarvi un libro quando negli occhi, nel viso, in tutto il vostro misero corpicciolo non avete che un grido: "ho fame"".
Questo linguaggio deamicisiano ...
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CALVELLO, Giambattista
Piero Treves
Nacque a Palermo il 1º genn. 1810 da Luigi Antonio, magistrato d'origine calabrese il quale aveva fedelmente seguito il Borbone in Sicilia, e da Francesca Garofalo. [...] non posso sottoscriverla" (Settembrini, p. 487). Ma è anche riprova dell'assoluta non pericolosità del C., (naturalmente agli occhi e nel giudizio della polizia borbonica) che quest'atto, à double entendre, non gli recasse nocumento veruno.
Fin dagli ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...