ripentire [si ripentesse, III singol. imperf. cong.; partic. pass. ripentuto: cfr. Parodi, Lingua 260]
Alessandro Niccoli
Rispetto al semplice ‛ pentirsi ', nell'unica accezione del D. canonico indica [...] che il rimorso è provato con particolare vivezza e intensità: Pg XXXI 66 Quali fanciulli, vergognando, muti / con li occhi a terra stannosi, ascoltando / e sé riconoscendo e ripentuti, / tal mi stav'io, nell'atteggiamento di chi si riconosce ...
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Scrittore italiano (Siena 1883 - Roma 1920). Dotato di una formazione letteraria da autodidatta, riportò nelle sue opere, spesso ambientate in un mondo provinciale e caratterizzate da accenti autobiografici, [...] stessa crisi descritta dai contemporanei I. Svevo e L. Pirandello. Dopo le prose liriche Bestie (1917), pubblicò il romanzo Con gli occhi chiusi (1919) e le novelle poi riunite in Giovani e L'amore (entrambi del 1920), mentre molta parte della sua ...
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Scrittrice inglese (Londra 1930 - ivi 2015). Tra le più prolifiche e note autrici di romanzi gialli, ha dato vita al celebre personaggio dell'investigatore capo Wexford in From doon with death (1964, trad. [...] it. Lettere mortali, 1980). A partire dal 1986, con A dark-adapted eye (trad. it. Occhi nel buio, 1990), R. ha firmato alcuni dei suoi thriller più lunghi e articolati con lo pseudonimo di Barbara Vine; è inoltre autrice di romanzi di suspense ...
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Genere (Periophthalmus; v. fig.) di pesci Attinopterigi Perciformi Gobidi, diffusi soprattutto nelle formazioni a mangrovie e nelle acque costiere dei mari tropicali, caratterizzati dalla capacità di muoversi [...] per lunghi periodi fuori dall’acqua, respirando attraverso espansioni sacciformi situate nella cavità boccale e nelle camere bronchiali; hanno occhi peduncolati e mobili e le pinne pettorali fuse tra loro a formare una ventosa con la quale aderiscono ...
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NOVARO, Angiolo Silvio
Poeta, nato a Diano Marina il 12 novembre 1868. Autodidatta, lesse i classici e i moderni, e a 17 anni pubblicò il primo racconto nella Gazzetta Letteraria di Torino. Dopo un breve [...] periodo dedicato alla pittura, tornò a scrivere; ma una malattia agli occhi lo costrinse a interrompere ogni attività, che riprese più tardi, scrivendo versi. L'unico figlio, Iacopo, caduto in guerra non ancora ventenne, fu da lui pianto nel Fabbro ...
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Rettili dell'ordine dei Lacertilî, di aspetto tipicamente vermiforme, con la pelle disposta ad anelli attorno al corpo, il capo non ingrossato rispetto al tronco e rivestito da poche e grandi piastre simmetriche, [...] gli occhi rudimentali e approfonditi sotto il tegumento, i fori uditivi indistinti, la coda breve e non assottigliata, gli arti generalmente mancanti.
Tutti gli Anfisbenidi conducono vita sotterranea e si nutrono di vermi e di piccoli insetti. Alcuni ...
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LAERMANS, Eugène
Sophie A. Deschamps
Pittore e incisore, nato a Bruxelles il 21 ottobre 1864. Fu allievo del Portaels all'Accademia di Bruxelles. Undicenne, rimase sordo in seguito al tifo, il che ebbe [...] probabilmente una forte influenza sulla sua vita; infatti non visse più che con gli occhi, leggendo o contemplando la natura, senza più intrattenersi con un compagno o con un amico, non riuscendo a comprenderlo. Non vede che le forme, i gesti, i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I corpi degli dei: antropomorfismo, epifanie e metamorfosi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi greci posseggono, [...] poi si coprì col mantello il bel volto, e supplicandola, pronunciò queste parole alate: "O dea, subito, non appena ti vidi coi miei occhi, compresi che tu eri un’immortale: e tu non mi hai detto il vero. Ma, te ne prego per Zeus portatore dell’egida ...
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vergognarsi [vergognasse, cong. imperf. I singolare. La forma assoluta prevale su quella pronominale, con lo stesso significato: cfr. F. Brambilla Ageno, Il verbo nell'italiano antico, Milano-Napoli 1964, [...] Nuova e Commedia, prevale l'accezione di " provar vergogna " per la coscienza di una colpa. Questa può essere il ‛ vaneggiare ' degli occhi di D., i quali si sono lasciati attrarre dalla vista di una gentile donna giovane e bella molto (Vn XXXV 2 ...
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smeraldo
La parola è esclusiva del Purgatorio, dove ricorre tre volte: in VII 75 il colore della valletta dei principi è paragonato a quello di un fresco smeraldo in l'ora che si fiacca; in XXIX 125 [...] state di smeraldo fatte: dunque " di color verde ", simbolo tradizionale appunto della speranza. Nel terzo passo, smeraldi son detti gli occhi di Beatrice che D. è invitato dalle virtù cardinali a fissare: Fa che le viste non risparmi; / posto t'avem ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...