QUECHUA (Quichua, Kičua)
Guido Valeriano CALLEGARI
Carlo TAGLIAVINI
Tribù fra le più numerose ed evolute degli antichi Perù, Bolivia ed Ecuador e tuttora prevalente per numero e intelligenza in queste [...] tinta bruno-olivastra, la testa grossa, la faccia ovale, la fronte convessa, le mascelle forti, gli zigomi sporgenti, gli occhi orizzontali, piccoli, neri con cornea giallastra e sopracciglie arcuate; i capelli neri, spessi, lunghi e lisci, la quasi ...
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È il celebre ammiraglio, conquistatore e primo viceré delle Indie portoghesi. Apparteneva a una delle maggiori famiglie del Portogallo, quella dei conti di Abrantes; e da giovane (era nato a Lisbona circa [...] , combattendo contro i Mori, sotto Ferdinando d'Aragona, e partecipando alla conquista di Granata. Sopravvenuta una grave malattia agli occhi a Tristano da Cunha, che re Emanuele I aveva nominato governatore delle Indie, l'A., chiamato a sostituirlo ...
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MIDAO (dal gr. μύδος "decomposizione"; latino scient. Mydaus Cuvier 1821; fr. telagon; sp. telagón; ted. Stinkdachs; ingl. Skunk badger)
Oscar De Beaux
Genere di Mustele, considerato oggi come sottofamiglia [...] ma di forme tarchiate, con coda brevissima benché rivestita di lunghi peli, con muso allungato quasi a mo' di proboscide, occhi piccoli, orecchi brevi, arti bassi, ma, specialnmente gli anteriori, muniti di grandi e robustissime unghie scavatrici. La ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] su Venezia nell’Ottocento(62) per vedersi rivelare e riuscire a scorgere quello che, peraltro, era stato sempre e rimaneva sotto gli occhi di tutti: cioè che nell’Ottocento le fabbriche a Venezia c’erano state e in gran parte ancora c’erano, attive o ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] compresi, «rompendo l’ossa e cavandone le midolla» (Cena de le Ceneri, in Id., Dialoghi filosofici italiani, cit., p. 10). E con «occhi di Linceo», sapendo che l’autore ha fatto
giusto com’un pittore, al quale non basta far il semplice ritratto de l ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] XIX 68 si fende / la roccia per dar via a chi va suso; in contesto metaforico, Rime CXVI 66 merzé del fiero lume [gli occhi della donna amata, che sono la via che la bellezza corre / quando a svegliare Amor va ne la mente, CXVII 1] / che sfolgorando ...
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guardare [guarde, in rima, indic. pres. II singol.]
Fernando Salsano
Poiché il verbo ha nelle sue varie funzioni grammaticali (transitivo, intransitivo, intransitivo pronominale) valori semantici simili, [...] .
Con il medesimo valore è riflessivo improprio in Pg VI 86 e poi ti guarda in seno, e reciproco in Cv II IX 5 li occhi suoi e li miei si guardaro.
In Vn IX 4 Elli mi parea disbigottito, e guardava la terra, lo sguardo a terra significa il turbamento ...
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vago
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, praticamente presente solo nelle Rime e nella Commedia, e con maggior frequenza nelle ultime due cantiche del poema, già per questo rivela una tonalità espressiva [...] questo caso l'interesse semantico si sposta dall'aggettivo al genitivo che esso regge: Rime Cv 1 Se vedi li occhi miei di pianger vaghi; Pg X 104 Li occhi miei, ch'a mirare eran contenti / per veder novitadi ond' e' son vaghi; Pd III 34 io a l'ombra ...
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Secondo le edizioni più recenti, quasi sempre nella forma ‛ onestade ' (ma onestà in Rime LXXXVI 4, e onestate in Cv I VIII 8). E al plurale, e in rima, onestadi, in Pd XXXI 51. Per il corrispondente latino, [...] dal saluto di Beatrice: quando ella fosse presso d'alcuno, tanta onestade giungea nel cuore di quello, che non ardia di levare li occhi, né di rispondere a lo suo saluto); Cv IV I 4 (la saggezza, l'equilibrio spirituale che ha la sua principale fonte ...
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ardere
Freya Anceschi
Come verbo transitivo vale " assoggettare all'azione del fuoco ", quindi " consumare, distruggere col fuoco ": lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto (Cv IV XXVI 13); inoltre [...] narrare (Cv III III 14); l'ampio loco ove tornar tu ardi (I f II 84); La mente innamorata... di ridure / ad essa [Beatrice] li occhi più che mai ardea (Pd XXVII 90); mai per mio veder non arsi / più ch'i' fo per lo suo (XXXIII 28).
Nella forma del ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...