Marsilio d'Inghen
Marsilio d’Inghen
Teologo (m. Heidelberg 1396). Insegnò nella facoltà delle Arti e in quella di Teologia dell’univ. di Parigi, della quale fu rettore (1367-71); più tardi, passato [...] all’univ. di Heidelberg (1381), ne fu il primo rettore. Occamista, accettò il nominalismo di Occam, ammettendo tuttavia che al concetto rispondesse una qualche somiglianza in re negli individui della stessa specie; ma particolarmente importante è la ...
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Teologo e filosofo, chiamato doctor profundus (Chichester 1290 circa - Lambeth, Londra, 1349); prof. e procuratore (1325) all'univ. di Oxford, nel 1349 arcivescovo di Canterbury. La sua opera maggiore [...] scientiarum) e varî trattati di matematica, proseguendo in questo gl'interessi scientifici della scuola di Oxford. Agostiniano e occamista, accentua la radicale dipendenza delle creature dalla volontà di Dio che è "causa necessitante" di ogni loro ...
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Auriole, Pierre d'
Auriole, Pierre d’
Filosofo francescano detto Doctor facundus (m. Avignone 1322). Nel 1304 circa studiava a Parigi, dove forse ascoltò Duns Scoto. Fattosi francescano, insegnò a Bologna [...] arcivescovo di Aix. In atteggiamento critico verso gli scolastici contemporanei, A., legato alla tradizione francescano-occamista, accentua il primato della conoscenza dell’individuale rispetto a quella dell’universale, svolge criticamente la ...
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Gregorio da Rimini
Teologo e filosofo (m. Vienna 1358). Nato in Italia, prob. a Rimini, entrò nell’ordine degli eremitani di s. Agostino e trascorse a Parigi un periodo di studio, tra il 1323 e il 1329. [...] distinta. Analogamente, quando affronta il problema centrale dell’oggetto della conoscenza G. prende le distanze sia da Guglielmo di Occam (che lo pone nella sostanza individuale come tale), sia da Tommaso d’Aquino (che lo identifica con l’essenza ...
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Moto violento di cosa o persona che si spinge contro un oggetto con tutta la sua forza.
Con il termine impetus, il cui uso si afferma con chiarezza nei primi decenni del 14° sec., si indicava la causa [...] vis motrix all’aria circostante e questa fa proseguire il moto del corpo fino all’estinzione della vis. Nella corrente occamista si rifiuta la spiegazione aristotelica per sostenere invece che chi lancia il proiettile imprime a esso (non all’aria ...
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HOLKOT, Robert
Guido Calogero
Domenicano, nato a Northampton, magister theologiae all'università di Cambridge, morto nel 1349. Fu uno dei primi seguaci di Guglielmo di Occam.
Molte delle sue opere sono [...] et institutione bibliothecarum, Colonia 1473, ristampato poi anche da E. C. Thomas, Londra 1888). Il H. è occamista fedele e deciso: nel campo teoretico insiste sulla distinzione della logica fidei dalla logica naturalis, scetticamente svalutata; nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella filosofia scolastica l’origine delle forme dei corpi composti è uno dei problemi [...] , nel Medioevo si levano alcune voci a favore della concezione atomistica della materia. La più significativa è quella dell’occamista Nicola d’Autrecourt.
Le forme dei misti e le qualità
Nella fisica aristotelica la materia costituisce uno dei tre ...
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Nicola di Autrecourt
Filosofo e teologo (Autrecourt tra 1295 e 1298 - Metz 1369). Formatosi a Parigi, intorno al 1318 divenne magister artium, nel 1325 conseguì il baccelierato in diritto civile e quindi [...] l’interdizione dall’insegnamento e la privazione del titolo di maestro in teologia. Partendo da presupposti teorici di tipo occamista, e sicuro che l’unica possibilità di conoscenza certa risieda o nell’evidenza razionale del principio di identità e ...
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Pensatore della tarda scolastica (Oresme, Bayeux, 1320 circa - Lisieux 1382). Insigne rappresentante della rinascita scientifica e naturalistica suscitata dall'occamismo nel sec. XIV. Notevole fu la sua [...] di R. Suisset, G. Heytesbury e T. Bradwardine), polemico contro alcune tesi centrali della fisica di Aristotele, svolse la teoria occamista dell'impetus, sostenne la possibilità di una pluralità di mondi e del moto della Terra sul suo asse (Le livre ...
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occamismo
Le dottrine filosofico-teologiche di Guglielmo di Occam (➔) e dei suoi seguaci, come Gregorio da Rimini, Giovanni di Mirecourt, Nicola d’Oresme, Giovanni Buridano, Pietro d’Ailly, Marsilio [...] (in rapporto all’analisi dei segni, sciogliendone il nesso con la cosa significata). Questa posizione critica nei confronti dell’aristotelismo rendeva gli occamisti assai più autonomi anche rispetto alla fisica aristotelica: di qui, proprio in campo ...
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occamista
s. m. e f. [der. di occamismo] (pl. -i). – Fautore, seguace dell’occamismo; anche come agg., col senso di occamistico: la teologia occamista.
occamismo
s. m. – Dottrina filosofico-teologica elaborata da Guglielmo di Occam (sec. 14°) e dai suoi seguaci, caratterizzata dalla posizione critica nei confronti della fisica e della metafisica aristotelica; in partic., l’occamismo riduce...