Doge di Venezia (m. 832 circa). Tribuno di Malamocco, fu eletto (804) da un gruppo di esuli residenti a Treviso, in quanto esponente della politica filo-carolingia. Nell'intento di consolidare il potere, si associò il fratello Beato. Mutò il suo atteggiamento, favorevole all'impero franco, quando Venezia si vide minacciata da una flotta bizantina, al comando del patrizio Niceta: fu allora costretto ...
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Fratello (fine sec. 8º - inizio sec. 9º) di Antenoreo. Associato al dogato, fu tratto in ostaggio a Bisanzio dal patrizio Niceta, che aveva costretto Venezia a recedere dal suo atteggiamento francofilo. Tornato in patria, fu deposto e confinato a Zara ...
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PARTICIACO, Agnello
Marco Pozza
PARTICIACO, Agnello (Partecipazio Angelo). – Nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, probabilmente a Eraclea, antica capitale del ducato veneziano.
Il nome Agnello [...] le profonde spaccature esistenti all’interno della classe dirigente veneziana.
All’indomani della morte di Giustiniano, l’ex doge Obelerio, cacciato a suo tempo da Agnello, dopo quasi un ventennio di esilio, ritornò in patria forte del sostegno degli ...
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GIOVANNI Galbaio
Andrea Bedina
Di G., doge di Venezia a partire dal 797, non si hanno che poche e incerte notizie, a cominciare dal "cognome" che, per la sua scarsa attendibilità, la storiografia ha [...] dell'803 e i primi dell'804, fece infine ingresso il nuovo doge di Venezia, eletto dagli oppositori di G., il tribuno Obelerio di Malamocco, che associò a sé il fratello Beato.
Fonti e Bibl.: A. Dandolo, Chronica per extensum descripta aa. 460-1280 d ...
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