FREDIANI, Domenico Ermenegildo
Francesco Surdich
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 13 apr. 1783 da Giovanni (1760-1794) e da Scolastica Roncoli, poveri operai senza estimo. Dopo la morte del padre, [...] 3, IV (1891), pp. 90-125, 215-324, 397-400. Cfr. inoltre: Notizia bibliografica sul viaggio fatto dal signor Federigo Cailliaud nell'oasi di Tebe, e sui deserti all'oriente e all'occidente della Tebaide dal 1815 al 1818 e pubblicata dal signor Ismail ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] è dominio incontrastato delle aghifoglie, che formano una sconfinata foresta di pini e di abeti, interrotta solo dai laghi e da oasi di coltura. Esclusi i laghi circa il 72% del suolo è coperto da boschi. La fauna della F. presenta caratteristiche ...
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Stato federato degli Stati Uniti (1.530.700 km2 con 670.053 ab. nel 2006), il più vasto dell’Unione, ma il meno densamente abitato; occupa l’estremità NO del Nordamerica ed è separato dal resto degli USA [...] zone di rispetto per le otarie, le renne e le volpi; San Lorenzo, abitata da Inuit; San Matteo, disabitata, adibita a oasi per gli uccelli e la Piccola Diomede.
Storia
L’esplorazione del paese iniziò nel 1741 con V.J. Bering. Nella seconda metà del ...
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Tipo di paesaggio determinato da un regime climatico con precipitazioni annue inferiori a 200 mm. Il termine viene usato soprattutto per le zone aride delle basse latitudini, benché le terre artiche e [...] . Altre aree a clima desertico sono interessate solo da forme d’insediamento temporaneo. L’agricoltura non è praticabile se non nelle oasi o lungo le rive dei rari fiumi che riescono ad addentrarsi nel d. (massimo esempio il Nilo), o in casi ...
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ZAGROS (A. T., 92)
Giuseppe Caraci
Nome classico, sotto il quale s'indica, senza precisarne i limiti, tutto quel vasto e intricato plesso di rilievi che tra Kurdistān e Fārs separa l'altipiano iranico [...] 'insediamento. Questo, comunque, si realizza quasi esclusivamente col nomadismo pastorale-agricolo. La popolazione sedentaria è limitata a piccole oasi, che non si spingono mai oltre i 1500-1700 m. ed hanno quasi sempre esistenza precaria.
Le altezze ...
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Fiume Giallo
Claudio Cerreti
Il fiume che ha creato fertili pianure
Capace di trasportare straordinarie quantità di limo fertile, il Fiume Giallo è stato uno dei fattori determinanti della nascita dell'agricoltura [...] Gobi, in un'area desertica in cui solo le sue acque, con quelle di pochi fiumi stagionali e di qualche oasi, consentono la sopravvivenza degli insediamenti umani, compresa qualche grande città, come Baotou.
Il flagello delle piene
Costeggiato a nord ...
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Stato dell’Africa orientale, situato nella sezione nord-orientale del Corno d’Africa. Si affaccia a N sul Golfo di Aden, a E sull’Oceano Indiano; confina a NO con il Gibuti, a O con l’Etiopia, a S e SO [...] aree pianeggianti meridionali domina la savana alberata; lungo i corsi d’acqua minori compare la tipica vegetazione delle oasi, mentre lungo i maggiori sono presenti le foreste a galleria; infine, nella fascia costiera meridionale si sviluppa una ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] nel 15° sec., il genovese A. Malfante (che giunse fino all’oasi di Tuat) e il fiorentino B. Dei (che sarebbe arrivato, primo quasi totale mancanza di acque superficiali, presenti invece nelle oasi.
Il Sudan si estende senza confini ben definiti, dall ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] . Lungo le coste si ha una tipica vegetazione di sempreverdi: a macchia (mirti, lentischi, oleandri) o in oasi di coltura specializzata (oliveti e agrumeti), con la presenza di piante subtropicali largamente diffuse in seguito ad acclimazione (agave ...
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(V, p. 692; App. II, i, p. 343; III, i, p. 198; v. urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, ii, p. 1065; III, ii, p. 1043; IV, iii, p. 754; V, v, p. 698)
Geografia umana ed economica
Popolazione
Paese [...] strada ai venti umidi del Mar Nero). Perciò lungo i fiumi si sviluppano, a spese della steppa e del deserto, vaste oasi irrigue coltivate con piante subtropicali che hanno bisogno di molta acqua, come il cotone e il riso. Nell'estremità sud-orientale ...
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oasi
òaṡi s. f. [dal lat. tardo oăsis, gr. ὄασις, voce di origine egiziana]. – 1. Area, generalmente di limitata estensione, situata in un territorio desertico, nella quale, per la presenza di acqua (di solito proveniente da falde sotterranee...
ecobiologico
(eco-biologico, eco biologico), agg. Che risponde ai criteri della biologia rispettosa dell’ambiente naturale. ◆ Corso nazionale di bioarchitettura: finalizzato all’acquisizione delle metodologie di analisi, gestione e progettazione...