LEVI, Teodoro (detto Doro)
Vincenzo La Rosa
Nacque a Trieste il 1° giugno 1898 da Edoardo e da Eugenia Tivoli. Effettuò gli studi inferiori nella città natale e poi al liceo Galilei di Firenze, partecipando [...] della Sardegna.
Scavò, fra l'altro, la necropoli preistorica di Anghelu Ruju, il nuraghe di Cabu Abbas, le necropoli puniche di Olbia, il villaggio nuragico di Serra Orrios (Dorgali); curò i restauri dell'ipogeo tardoromano di S. Salvatore in ...
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Vedi ARISTEO dell'anno: 1958 - 1994
ARISTEO (v. vol. I, p. 643)
F. Nicosia
Le conoscenze sull'iconografia di questa divinità benefica della Grecia pre-omerica sono state a lungo limitate ai dati della [...] di un giavellotto (?) desinente in un fiore di loto e seguito da una cagna.
Infine A. sembra riconoscibile in quattro bronzetti sardi nuragici di stile geometrico, databili ancora nell'VIII sec. a.C. e la cui provenienza, nota solo in due casi, è da ...
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BARCELO (Barcels, Barsalo), Giovanni
Anna Dessy Deliperi
Nacque a Tortosa in Catalogna e la sua personalità, dapprima erroneamente confusa con quella del pittore barcellonese J. Figuera, fu, in un secondo [...] B. e G. Figuera, in L'Arte, XXIII(1920), pp. 284-288; C. Aru, L'identificazione di G. Barcels, in Il Nuraghe, Cagliari, 15 maggio 1923; G. Goddard King, Sardínian Painting, Philadelphia 1923, p. 208, nota 16; C. Aru, La pittura sarda nel Rinascimento ...
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ETÀ del FERRO
B. d'Agostino
L'uso occasionale del ferro fuso s'incontra in Oriente dalla prima metà del II millennio a. C., e già nell'XI sec. il suo impiego era corrente lungo la costa siriaca.
Tuttavia [...] aspetto sudorientale (di Pantalica Sud), da uno sud-occidentale (di S. Angelo Muxaro) e da uno nordoccidentale caratterizzato dalla cosiddetta ceramica elima. Per la Sardegna, v. nuraghe (vol. v, p. 606); sarda arte (vol. vii, p. 40).
(B. D'Agostino) ...
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È sempre vivamente attuale l'utilità della regolazione dei corsi d'acqua per svariato genere di impieghi di questa (produzione di energia, irrigazione, alimentazione potabile), per cui la realizzazione [...] di m 87 nel 1953; Forte Buso (1955) sul f. Travignolo, alta 110 m e con 321 m di sviluppo di coronamento; Nuraghe Arrubbio (1957) sul Flumendosa (Sardegna), alta 115 m con 315 m di sviluppo di coronamento; Pian Telessio (1958) nella valle della Dora ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Europa tra preistoria e protostoria
Paola Ucelli Gnesutta
Luca Bachechi
Alessandro Guidi
Isabella Damiani
Caratteri generali e tecniche costruttive
di Paola [...] Barumini e di Palmavera, di capanne per la riunione di capi che hanno al centro modellini in bronzo o in arenaria di nuraghi. Nel resto del continente europeo, se si eccettuano i grandi e articolati centri tartessii degli inizi del I millennio a.C ...
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Vedi SARDA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SARDA, Arte (v. vol . II, p. 40)
F. Lo Schiavo
C. Tronchetti
Un disegno di volto umano sull'ansa d'un vaso del Neolitico Antico dalla grotta Verde di Alghero [...] sulla bronzistica figurata sarda, ibid., pp. 119-155, figg. 1-46; G. Lilliu, La civiltà dei Sardi dal paleolitico all'età dei nuraghi, Torino 1988, in part. pp. 7-679 (con bibl. prec. completa sino al 1984, pp. 595-628); id., Le origini della storia ...
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FORTIFICAZIONE (lat. fortificatio; fr. fortification; sp. fortificación; ted. Festungswerk; ingl. fortification)
Mariano BORGATTI
Renato BIASUTTI
Federico PFISTER
Plinio FRACCARO
Romeo MELLA
Carlo [...] Il convegno archeologico in Sardegna, Reggio Emilia 1929. In generale, per i popoli mediterranei, v. anche castelliere; mura; nuraghi; terramare. Per la fortificazione antica in generale v.: G. De La Nöe, Principes de la fortification antique, Parigi ...
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Le civilta dell'Egeo. L'eta del Bronzo nel bacino dell'Egeo
Vincenzo La Rosa
L’età del bronzo nel bacino dell’egeo
La varietà delle aree geografiche e la relativa frammentazione culturale costituiscono [...] .C., come è adesso ribadito dall’alabastron TE IIIA2 del nuraghe Arrubiu; la placchetta d’avorio con elmo da Mitza Purdia di Cosimo di Gonnosfanadiga, i frammenti ceramici dal nuraghe Antigori di Sarroch preludono al massiccio coinvolgimento, ...
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FLORIS, Carmelo
Gianni Murtas
Nacque a Bono nel Goceano, a circa 40 chilometri da Nuoro, il 22 luglio 1891 da Giuseppe e Maria Grazia Nonnis Tola. La prematura morte del padre costrinse la madre a trasferirsi [...] la Rivista sarda, fondata e diretta da M. Melis, di seguito per il Giornalino della domenica (1921-22) e per il Nuraghe (1924).
In questi anni il F. consolidò il suo interesse per la xilografia, avviando una ricerca che si estenderà alla tecnica del ...
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nuraghe
s. m. [voce sarda, di origine preromana]. – Tipo di costruzione preistorica caratteristica della Sardegna, la cui funzione rimane tuttora controversa: è generalmente un edificio a forma di torre tronco-conica, costruito con rocce sedimentarie...
nuragico
nuràgico agg. [der. di nuraghe] (pl. m. -ci). – Dei nuraghi, dell’età dei nuraghi, della civiltà dei nuraghi: villaggio n.; monumenti n.; reliquie nuragiche.