Monaco cistercense, esegeta (Celico 1145 circa - San Giovanni in Fiore, secondo altre fonti Pietrafitta, 1202). Secondo i dati tradizionali, G. era figlio d'un notaio e, dopo un viaggio in Terrasanta, [...] l'epoca precedente la venuta di Cristo e il relativo Libro sacro, il Vecchio Testamento; al Figlio l'epoca appunto di Cristo e della Chiesa con il NuovoTestamento; allo Spirito Santo, un'epoca ancora futura, l'età dello Spirito. Ma come le ...
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Letterato (Firenze 1498 circa - Venezia 1566). Frequentatore in gioventù degli Orti Oricellari (a questo periodo vanno fatti risalire i suoi Dialoghi della morale filosofia, 1526), nel 1522, accusato di [...] quindi a Lione. Tornato a Firenze nel 1527 e di nuovo espulso, si rifugiò definitivamente a Venezia. Qui pubblicò tutte le Sacre Scritture (NuovoTestamento, 1530, l'intera Bibbia, 1532) e i commenti al Vecchio (1540) e al NuovoTestamento (1543-44), ...
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Teologo e biblista evangelico (Berlino 1915 - Münster, Germania, 1994), prof. nelle univ. di Berlino (1946), di Halle (1947) e dal 1959 di Münster. Si è dedicato alla catalogazione dei manoscritti antichi [...] ; ha atteso all'edizione critica del NuovoTestamento greco, curata da E. Nestle, a partire dalla 16a ed. (1960). Tra le sue pubblicazioni di carattere biblico: Das Evangelium (1940), The problem of the New Testament Canon (1962), Synopsis quattuor ...
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Nome umanistico (Oecolampadius, dal gr. οἶκος "dimora" e λαμπάς "lampada", probabilmente per falsa etimologia del nome Husschin, da Haus e Schein) del riformatore tedesco Johann Husschin (Weinsberg, Palatinato, [...] 1482 - Basilea 1531). Dapprima discepolo e collaboratore di Erasmo (con lui preparò l'edizione del NuovoTestamento in greco, 1515-16), poi attirato dai circoli luterani, passò infine, dopo un breve ritiro in convento, a farsi radicale riformatore di ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] ’accezione di «segno di riconoscimento», in quanto professione di fede richiesta per l’ammissione al battesimo.
Già nel NuovoTestamento si possono trovare formule di fede relative alla messianicità o alla divinità del Cristo, o brevi sommari di fede ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] agili opuscoli. Infine, quale che ne fosse il valore scientifico, vanno ricordati gli scritti di critica al Vecchio e al NuovoTestamento. V. vi riprendeva le tesi e gli argomenti che erano già stati proposti da Spinoza, da Richard Simon, da Bayle ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] con cui Dio educa il genere umano nella via della verità, L. delinea il progresso di questa rivelazione dall'Antico al NuovoTestamento, e poi ancora oltre, verso una terza età in cui la ragione sarà capace di raggiungere da sola quelle verità che ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] con nuovo metodo schiettamente umanistico, alla patristica greca e al testo originale del NuovoTestamento per intendere a livello europeo, come uno dei fautori di una logica nuova, non più riducibile ai modelli formali del sillogismo. L'attaccamento ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] astensione dai cibi carnei, castità perfetta). Sembra che M. raccogliesse in un insieme organico (Instrumentum) passi del NuovoTestamento epurato, in base ai suoi principi, di ogni influenza ebraica e dando rilievo specialmente al Vangelo secondo s ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] nei quali si combatte il sopravvivente paganesimo romano; Dittochaeon, «il doppio nutrimento», con allusione al Vecchio e al NuovoTestamento, dei quali si illustrano molti episodi; Psychomachia, sulla lotta tra i vizi e le virtù nell'animo cristiano ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...