Ultima lettera dell’epistolario paolino nell’ordine canonico del NuovoTestamento. Indirizzata a giudeo-cristiani, forse alla chiesa di Roma o a qualche chiesa orientale, contiene un’esposizione dottrinaria [...] Patto e l’Antico. La superiorità del Nuovo è provata dalla persona e dignità del Cristo, dalla regalità del suo divino sacerdozio che lo fa superiore ai Leviti, dal valore universale del suo sacrificio. Il tono omiletico dell’epistola, lo stile piano ...
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Parola ebraica (’āmēn), che significa «così sia» (I Re 1, 36; Ger. 11, 5), «in verità» (Ger. 28, 6). Nella liturgia della sinagoga è usata nei canti di lode a Dio (Neem. 8, 6) o alla fine di una dossologia [...] o di una preghiera (I Cron. 16, 36). Nel NuovoTestamento è un’acclamazione della liturgia cristiana (I Cor. 14, 16) e celeste (Apoc. 5, 14): di solito alla fine di preghiera o di dossologia (Rom. 1, 25; 9, 25; Ebr. 13, 21; I Pietro 4, 11) come ...
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Ecclesiastico (Prato 1721 - Firenze 1809). Per invito del card. V. A. delle Lanze si accinse alla versione della Bibbia in italiano: per il NuovoTestamento (1769-71) prese a base il testo greco, discostandosene [...] definitiva dell'intera versione, che, ricca di introduzioni e note a carattere soprattutto edificante, è stata annoverata tra i testi di lingua dalla Crusca. Nel 1781 fu eletto arcivescovo di Firenze; in tale veste fu zelante nella lotta contro il ...
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Formula liturgica ebraica (comp. di hallelū,"lodate", e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Jahvè nel monoteismo ebraico) che ricorre in Tob. 13, 12 e soprattutto nei cosiddetti salmi alleluiatici [...] (Sal. 104; 106; 111; 113; 115-17; 135; 146-50).
Nel NuovoTestamento (Apoc. 19, 1-6) a. è il canto di giubilo dell’angelo dopo la giustizia compiuta sulla grande meretrice. Dalla liturgia ebraica l’a. è passato in quella cristiana dove è considerato ...
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Pastore norvegese (Harstad, Troms, 1686 - Stubbekøbing 1758); fu missionario in Groenlandia (1721-36) con la moglie Gertrude Rask e i figli Paul e Niels. Tornato a Copenaghen, vi fondò un seminario groenlandese, [...] del seminario groenlandese, e dal 1779 vescovo di Groenlandia. Profondo conoscitore della lingua groenlandese, pubblicò un dizionario groenlandese-danese-latino (1750), una grammatica (1760) e una traduzione groenlandese del NuovoTestamento (1766). ...
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Termine creato da Lutero per designare polemicamente la dottrina di Johann Agricola (Eisleben 1494 - Berlino 1566) che dalla tesi della salvezza mediante la sola fede deduceva l’assoluta inutilità delle [...] nella Chiesa antica; varie sette medievali) contro non solo le prescrizioni rituali, ma l’intero Antico Testamento, sentito come mera costrizione e vincolo, in antitesi al NuovoTestamento, cioè alla nuova economia della Grazia e della libertà. ...
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Teologo protestante e pedagogista (Bischofswerda 1741 - Nietleben, Halle, 1792); prof. di esegesi biblica e predicatore a Lipsia (1766), due anni dopo fu dimesso per la sua condotta; riuscì tuttavia a [...] e poi a Giessen. Ma la pubblicazione delle sue Neueste Offenbarungen Gottes in Briefen und Erzählungen (1773-1775), rifacimento del NuovoTestamento, lo fecero espellere anche di là. Passò poi (1779) a insegnare a Halle. Il suo pensiero pedagogico ...
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Riformatore finlandese (Torsby 1508 - Kivinienci presso Viipuri 1557); allievo di Lutero e di Melantone a Wittenberg, poi vescovo di Åbo (ora Turku), ricorse per primo alla lingua del popolo per l'insegnamento [...] letteraria finnica. Pubblicò un Abbecedario (Abekiria, circa 1542), un libro di preghiere (Rocouskiria, 1544), e altri scritti, tra i quali i più importanti sono le versioni del NuovoTestamento (1548), del Salterio (1551) e di alcuni profeti (1552). ...
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Martire (m. 312) durante la persecuzione di Massimino Daia. Sembra che a lui risalga la recensione "lucianica" o "antiochena" dei Settanta e del NuovoTestamento e che, a capo di un'importante scuola teologica, [...] abbia avuto per discepoli Ario e altri della stessa scuola come Eusebio di Nicomedia; è inoltre certo che la cristologia ariana deve ricollegarsi a ciò che noi sappiamo del pensiero di Luciano ...
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Chierico di origine francese (m. 1050 circa), vissuto a Basilea; scrisse due poemi in latino: il Synodicus, in cui descrive una disputa allegorica nella quale intervengono Thlepsis e Neocosmo rappresentanti [...] rispettivamente il Vecchio e il NuovoTestamento sotto la guida di Sophia; e il Paraclitus, dialogo in distici rimati che ha per protagonisti un peccatore pentito e la Grazia divina. ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...