tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del NuovoTestamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca [...] fatto valere più volte il senso t. per interpretare il Vecchio Testamento alla luce del Nuovo (in questo senso certa esegesi medievale ha parlato di concordia fra Vecchio e NuovoTestamento). Nel 20° sec. alcune correnti della teologia cattolica (in ...
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Deista inglese (Liverpool 1693 circa - Londra 1769); nei suoi scritti (raccolti in A collection of the tracts of a certain free enquirer noted by his sufferings for his opinions), impugna i miracoli della [...] razionalista, in libri e nella sua rivista The Free Enquirer (9 numeri 1761), di scritti e personaggi dell'Antico e del NuovoTestamento, per cui fu imprigionato per breve tempo. Gli è attribuito lo scritto A history of the man after God's own ...
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Storico del cristianesimo tedesco (Lubecca 1865 - Giessen 1920). Fu professore a Gottinga (1896) e a Giessen (1916). Dopo studî sulla tradizione apocalittica (Der Antichrist, 1895) e un commento all'Apocalisse [...] come una frattura rispetto a quello giudaico e come un fenomeno sincretistico. Le Forschungen, sull'Antico e il NuovoTestamento, che egli fondò (1903) con H. Gunkel, intendevano rispondere a questo indirizzo, che si disse storico-religioso e ...
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Teologo ed erudito (Piacenza 1710 - Torino 1780); domenicano (1726), insegnò in varie università (Napoli, 1737-38; Ferrara, 1750-56; Torino, 1756-70). A Napoli il metodo e la libertà del suo insegnamento [...] di Benedetto XIV con la mediazione del card. A. M. Querini e di G. G. Bottari. Scrisse sull'Antico e NuovoTestamento, di storia ecclesiastica e filosofica, di etica e teologia, sulla religione romana e i misteri, per lo più in polemica con ...
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Esegeta cattolico (Illkofen, Ratisbona, 1809 - Monaco 1872); allievo di I. Döllinger e J. A. Möhler a Monaco, trasse da quest'ultimo uno spiccato interesse per l'esegesi patristica; prof. a Monaco di teologia [...] (1837), poi di esegesi del NuovoTestamento (1839). Tra i suoi studî: Commentar zum Briefe an die Römer (1845); Editio graeco-latina Novi Testamenti (1847); Einleitung in die canonischen Bücher des Neuen Bundes (1852); Commentar zum Briefe an die ...
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Nel linguaggio religioso, persona posseduta da uno spirito maligno, che entra in essa e ne determina le parole e gli atti.
Di i. si parla spesso nel NuovoTestamento, dove l’intervento del demonio è in [...] relazione al tentativo di ostacolare la missione di Cristo e l’avvento del Regno di Dio. La credenza nel potere malefico del diavolo è rimasta viva nel cristianesimo antico e medievale e la Chiesa istituì ...
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Esegeta e archeologo (Kempten, Baviera, 1872 - Kitzbühel 1945), compiuti gli studî teologici a Monaco (1891-96), prete nel 1896, si trasferì a Roma come vicario del Camposanto Teutonico, per studiare archeologia [...] cristiana, nel 1905 era a Würzburg ordinario di patrologia, passando l'anno dopo alla cattedra di esegesi del NuovoTestamento a Breslavia, poi (1924) a Monaco alla cattedra di patrologia. Autore di importanti opere di esegesi neotestamentaria, ha ...
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In diplomatica, sinonimo di littera, nel senso di documento pubblico, imperiale, regio e pontificio, emanato in forma di lettera.
Nella letteratura latina, genere di componimento poetico in versi, talvolta [...] letteratura italiana, denominazione di alcuni poemetti lirico-didascalici in versi sciolti o in terzine del 17° e del 18° sec. (come le e. di C.I. Frugoni).
Nel linguaggio ecclesiastico, le lettere degli Apostoli che fanno parte del NuovoTestamento. ...
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Biblista italiano (Raggiolo, Casentino, 1869 - Travale, Siena, 1943); sacerdote nel 1892, con la rivista Studi religiosi, da lui fondata e diretta (1901-07), dette impulso al rinnovamento, in senso storico-critico, [...] con intenti prevalentemente letterarî e divulgativi molti libri biblici (I Salmi, 1895; Le lamentazioni di Geremia, 1897; Il NuovoTestamento, 1900; La Genesi con di scussioni critiche, 1908; Le perle della Bibbia, 1914); ha pubblicato studî critici ...
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(ebr. gē ben Hinnōm) Nell’apocalittica giudaica e nel NuovoTestamento, luogo di eterna dannazione, inferno. Prende nome da una valle a SO delle porte di Gerusalemme, oggi detta Wādī er-Rabābī, che fu [...] segnata di anatema dal re Giosia per essere divenuta sede del culto di Moloch, che imponeva la pratica di bruciare in olocausto i bimbi dopo averli sgozzati. La valle fu quindi adibita a scarico dei rifiuti ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...