MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] "varietà di rottura […] che apre le porte alla nuova comicità, con tempi, ritmi e contenuti lontani dalla al largo di San Giovanni di Sinis nel golfo di Oristano.
Il mondo che egli meglio seppe ritrarre e satireggiare è quello dei miti e dei ...
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Garbo, Greta
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson, attrice cinematografica svedese, nata a Stoccolma il 18 settembre 1905 e morta a New York il 15 aprile 1990. Fra il crepuscolo [...] diventa una sprezzante vamp, quindi una cinica donna di mondo e infine una solitaria bellezza sposata al suo destino della diva. Delusa, esitò a lungo prima di accettare un nuovo ruolo, e tentò ancora con un film leggero, Two-faced woman ...
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LANDI, Mario
Caterina Cerra
Nacque a Messina il 12 ott. 1920 da Giulio e Giulia Nicotra.
Il L. trascorse l'infanzia a Taormina, ma tornò poi a gravitare su Messina, dove aveva maggiori opportunità di [...] soddisfare i suoi interessi per il mondo dello spettacolo, da cui si sentì attratto fin dall'adolescenza. Si iscrisse alla primo "originale" televisivo, un testo cioè espressamente creato per il nuovo mezzo: Il tunnel, di H. Agg e M. Costanduros.
Tra ...
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FULCHIGNONI, Enrico
Guglielmo Moneti
Nacque a Messina il 18 sett. 1913 da Mario.
Iscrittosi alla facoltà di medicina della sua città fu allievo interno dell'istituto di fisiologia umana diretto da G. [...] di una dichiarazione d'intenti, di un saggio su un nuovo modo di fare teatro.
Seguirono anni di intensa attività registica, spazio privilegiando la presentazione di opere cinematografiche del Terzo Mondo. Proprio a Venezia, nel 1988, fu proiettato un ...
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PADOVANI, Lea
Enrico Lancia
PADOVANI, Lea. – Nacque a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, il 28 luglio 1920, da Ugo, vicentino, e da Ida Campanari, originaria della Corsica ma nata a Tuscania.
Conseguita [...] M. Di Lorenzo [Maurizio Arena]; 1968: Candy e il suo pazzo mondo (Candy) di C. Marquand; 1970: Ciao Gulliver di C. Tuzii . 4, aprile 1955; M. Morandini, L. P., in Galleria in cinema - Nuova serie, 1954, n. 137, pp. 391-394; C.A. Peano, in Filmlexicon ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] legame, quello che unisce il cinema al F., non superficiale, quasi che la nuova concezione del mondo che Marinetti e i suoi seguaci cercavano di proporre come nuova materia per la letteratura e l'arte, passasse anche e forse soprattutto attraverso la ...
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Giovanile, cinema
Federico Chiacchiari
L'espressione cinema giovanile, o youth movie, non delimita semplicemente uno specifico genere né un periodo della storia della produzione cinematografica, quanto [...] delineare l'orizzonte di riferimento in cui si elaborarono i miti del nuovo 'immaginario giovanile'.'L'era del rock and roll' arrivò al anni di conflitti che il cinema registrò con film sul mondo della disco-music, come Saturday night fever (1977; La ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] -editore così necessario alle sue imprese artistiche e alle nuove realizzazioni che intendeva perseguire.
Secondo il Cotta, il D., che doveva avere parecchie conoscenze nel mondo culturale romano, si occupò anche del perfezionamento artistico del ...
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Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] inizi del secolo, è l'elegante messa in scena di un mondo in decadenza, quello di uno zamīndār (feudatario) che, dopo aver in Ghare baire (1984; La casa e il mondo), ambientato nel 1905 e nuovamente ispirato a un romanzo di Tagore. Lo scontro tra ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] una rivoluzione nella percezione e nella lettura del mondo visibile a condizione di saper dispiegare in modo tramontato, e ciò che ne resta è la sperimentazione di un nuovo linguaggio: una grammatica e un lessico per produrre 'discorsi' che ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...