Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] nella fuga; attraversa perennemente le strade, la città e il mondo perché non appartiene a nessuna terra e ha il dono di , Marie Dresser, allora notissima. 1915, la Essanay: nuovo contratto, aumenta la popolarità e l'autonomia. Quattordici comiche ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] volte ebbe parole dure nei suoi confronti ("Non è così nuova, e non è così diversa dal resto del cinema commerciale francese Chelsea girls di Andy Warhol. Quest'ultimo era noto nel mondo del cinema controculturale almeno dal 1963, anno di Sleep e di ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] il piacere e la difficoltà dell'espressione creativa. Lo stesso mondo del cinema, anzi dell'arte in genere, in cui gli ulivi di G. De Santis). Di veramente inedito nei nuovi autori è l'equilibrio forzato tra incanto e disincanto nei confronti della ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] vicino di quello orale al significato delle cose, del mondo esterno e dei nostri sentimenti (v. gestualità). L' era di 'testa' e di 'voce', ma senza 'corpo': ecco il nuovo valore, dunque, conferito al 'corpo'. La scena stessa deve prolungare il corpo ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] ; Le coppie (1970) di Monicelli, De Sica e Sordi stesso; I nuovi mostri (1977) di Monicelli, D. Risi e Scola; Dove vai in , Henry Hathaway, Henry King, Jean Negulesco si misurano con il mondo di uno scrittore come O. Henry; in Le plaisir (1952; ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] delle tendenze storiche: a volte è la realtà (ovvero quella parte di mondo che sta di fronte al cineasta), altre volte è una messa in o al disegno animato; forse è nato qualcosa di nuovo che porta ancora erroneamente il vecchio nome di cinema, poiché ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] , parte del dottor Illuminato), ma decisamente aderente al mondo di G. Deledda. il suo unico personaggio sardo di successo come "Il musichiere" e "Studio Uno"). Dopo aver di nuovo vestito i panni di Pugacev nella Figlia del capitano di L. Cortese ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] Cinema è il titolo complessivo scelto per un programma speciale di nuovi film che saranno proiettati al National Film Theatre per quattro la vita della gente comune e il loro scontro con un mondo che a poco a poco tende a vanificarli. è in tal ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] . Freund, che in Germania aveva firmato classici dell'Espressionismo e della Nuova oggettività (Neue Sachlichkeit), il quale sin dai primi anni Trenta si inserì con successo nel mondo del cinema statunitense, vincendo nel 1938 l'Oscar per le immagini ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] insomma, nasce per celebrare l'avvento di un nuovo spettatore, a ragione definito 'viaggiatore immobile', che Dreyer realizzò in Vampyr la celebre s. di un morto che vede il mondo attraverso un'apertura nella bara: dal basso e in movimento. E se il ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...