Federica. Nuotatrice italiana (n. Mirano 1988). Ha iniziato a gareggiare giovanissima vincendo la medaglia d’argento nei 200 m stile libero ai Giochi olimpici di Atene 2004 e ai Campionati del mondo del [...] dei 400 metri. Alle Olimpiadi di Pechino (2008) ha vinto l’oro e stabilito il nuovo record del mondo ancora nei 200 m stile libero, da lei stessa nuovamente superato nella finale degli Assoluti primaverili di Riccione del marzo 2009 e poi ancora nei ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] alla Rivista di Letterature Moderne e Comparate e a Il Giornale Nuovo (dal 26 giugno 1974). Nel 1995 a Roma, nell'appartamento pentagonale. Pretesti spagnuoli, 1928; Viaggio in Grecia, 1943; Il mondo che ho visto, 1982) pubblicò la scelta di saggi e ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] unico, non felice sconfinamento in campo teatrale, e il nuovo romanzo formalmente assai maturo Königliche Hoheit (1909), M. riprende in chiave tragica il tema del dissidio fra artista e mondo circostante con il racconto Der Tod in Venedig (1912), ...
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Poeta boemo di lingua tedesca (Praga 1875 - Montreaux, Svizzera, 1926). Indirizzato dal padre alla carriera delle armi, tradizionale nella famiglia, a 16 anni abbandonò l'accademia militare. Passando [...] ufficio di estrema retrovia. Finita la guerra, distrutto in Europa, dall'Austria alla Russia, il mondo in cui aveva posto fiducia, R. si stabilì, dopo un nuovo e più breve soggiorno a Parigi, nel piccolo castello alpino di Muzot, nel Vallese, ospite ...
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Linguista statunitense (n. Filadelfia 1928). Fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, le cui ripercussioni sono state profonde non solo nella linguistica, ma anche nella psicologia e nella [...] How the world works (2011; trad. it. Così va il mondo, 2017); Occupy (2012). Nel 2012 è stato pubblicato in On Palestine (trad. it. 2015), in cui configura un nuovo approccio per superare lo stallo sulla questione israelopalestinese; Who rules the ...
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Scrittore svizzero (Zurigo 1819 - ivi 1890). Notevolissima personalità della letteratura svizzera in lingua tedesca, dopo un faticoso esordio divenne uno degli autori in lingua tedesca più popolari; è [...] decisive, con l'adesione piena a una concezione immanentistica del mondo che, fuori da ogni residuo adescamento romantico, si risolse un racconto-cornice; infine, nel 1886, uscì il nuovo romanzo Martin Salander, ancora una biografia ove però, rispetto ...
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Scrittore austriaco (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo essersi lasciato alle spalle un'insostenibile situazione familiare e la frequentazione di collegi e accademie militari, si diplomò in ingegneria [...] il suo Übermensch, l'"oltreuomo", indicava un nuovo stadio antropologico, proiettato oltre i tradizionali confini dell dice Diotima, l'ispiratrice dell'Azione Parallela - è tutto il mondo, è lo specchio della realtà contemporanea, priva di un'unità e ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] costituiscono il poema Die Gratien (1770). Poco aggiunge il nuovo poema eroicomico Der neue Amadis (1771), e troppo composito, società tedesca, pur risultando ambientato, come di consueto, nel mondo antico. Il periodo più produttivo di W., il quale ...
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Drammaturgo norvegese (Skien 1828 - Cristiania 1906). Tra i maggiori autori teatrali, ha elaborato nei suoi poderosi drammi l'idea dell'impossibilità dell'uomo di realizzare la sua aspirazione al sublime. [...] e poi da Monaco e - alternativamente - da Roma (1875-91), ogni nuovo dramma di I. (Kejser og Galilær "Cesare e Galileo", compiuto nel drammi; ma, quando l'indignazione contro il male del mondo cede alla pietà per l'umana sofferenza, nascono i già ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] fede da lui predicata ha valore di originalità assoluta. Questa antitesi durissima tra Nuovo e Vecchio Testamento riflette l'antitesi tra il Dio perfettamente buono del mondo dello spirito e quello che ha creato la materia (si noti che questo secondo ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...