Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] ingegneria dell'Università di Roma, si avvicinò al mondo dello spettacolo attraverso il teatro, pubblicando qualche recensione e stile di G. era il prodotto di un'ibridazione del nuovo indirizzo con strutture tradizionali e collaudate e con un certo ...
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Pontecorvo, Gillo (propr. Gilberto)
Federica Pescatori
Regista cinematografico, nato a Pisa il 19 novembre 1919. Erede dell'approccio diretto alla realtà del Neorealismo e dell'intensità poetica e corale [...] dal negativo originale ricavò un positivo e, quindi, un nuovo negativo, da cui stampò le copie del film. La documentario 12 registi per 12 città (1989) e quindi Un altro mondo è possibile (2001), ancora un documentario sugli eventi accaduti a Genova ...
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Guazzoni, Enrico
Gianluca Farinelli
Regista cinematografico, nato a Roma il 18 settembre 1876 e morto ivi il 24 settembre 1949. Il valore dell'apporto di G. alla storia del cinema (e non solo del cinema [...] liberata (1911), di cui sette anni più tardi girò una nuova versione, la Cines gli affidò la realizzazione di Quo vadis?, al cinema italiano di raggiungere trionfalmente le sale di tutto il mondo. Secondo R. Paolella (Storia del cinema muto, 1957, ...
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D'Ambra, Lucio
Gianni Rondolino
Pseudonimo di Renato Eduardo Anacleto Manganella, regista teatrale e cinematografico, scrittore, commediografo, giornalista e critico nato a Roma il 1° dicembre 1880 [...] dei bianchi e dei neri, che lo indicò come il nuovo autore della 'cine-operetta' e gli aprì le porte del saltuariamente al cinema come soggettista e sceneggiatore (per La luce del mondo, 1935, di Gennaro Righelli; Giuseppe Verdi, 1938, di Carmine ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] maggiore successo, come Die Herrin der Welt (1919; La signora del mondo) in otto parti, lo storico Veritas vincit (1919), l'avventuroso corso del 1946 videro la luce le prime due opere della nuova G.: Die Mörder sind unter uns (Gli assassini sono tra ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] detto che l'inquadratura di un d. è una finestra aperta sul mondo più che una cornice che lo racchiude e lo sintetizza. Inoltre, e con voce fuori campo dell'autore, Nieuwe gronden (1934, Nuova terra, mm).
Gli anni Trenta e la questione del sonoro. ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] accettarla o superarla; la constatazione che il film è essenzialmente un discorso sul mondo, fatto da un certo punto di vista; la volontà di esplorare la funzione sociale del nuovo mezzo.
Ma un tema assai specifico, di grande rilevanza e legato a una ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] autrice del Bambino sottovuoto (1975), di Due settimane a maggio (1985), del Nuovo Pinocchio (1988). Da ricordare infine, fra i libri proposti ai ragazzi di tutto il mondo, anche se esula, ovviamente, dal genere della letteratura a essi dedicata, il ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] Pollack, e Victor/Victoria, Victor Victoria, di Edwards, entrambi del 1982), ma di discorsi inediti sui nuovi orizzonti della coppia nel mondo moderno, come quelli che Woody Allen avrebbe cominciato ad affrontare con Annie Hall (1977; Io e Annie ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] della funzione sociale del cinema, volta alla comprensione del mondo. In realtà, alla fine degli anni Trenta e permette di essere ciò che è) e operative (come debba esprimersi il nuovo mezzo comunicativo), e si risolva o in poetiche d'autore o di ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...