Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] aveva il valore di una vera e propria missione sociale di carattere umanistico, indirizzata a un mondo moralmente devastato dalla guerra.Le basi del nuovo metodo vennero poste da Cohen-Séat nel suo Essai sur les principes d'une philosophie du cinéma ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] guerra, o meglio delle sue conseguenze sulla vita dei reduci, tornò nuovamente nell'edizione del 1946 con The best years of our lives (I del 1956 Around the world in 80 days (Il giro del mondo in 80 giorni) di Michael Anderson, film molto lungo e ...
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Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] opere di B.L. Pasternak e di U. Eco, ma anche ad avvicinare a esse centinaia di migliaia di nuovi lettori in tutto il mondo.
Indipendentemente dai giudizi di valore, c'è un primo aspetto della t. cinematografica di un'opera letteraria che riguarda ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] negli anni Sessanta e Settanta, va sotto il nome di Nuovo cinema internazionale. Sono le opere di autori diversi tra loro profondo, il suo rapporto con le cose, il suo essere nel mondo. Cinema che vive dell'esibizione che fa del problema stesso del ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] di Cecil B. DeMille, Hearts of the world (1918; Cuori del mondo) di David W. Griffith, descrivendo l'Europa come terra di conquista per (All quiet on the western front, 1930, All'Ovest niente di nuovo, di L. Milestone; Full metal jacket, 1987, di S. ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] del 1900, e si diffusero ben presto anche nel resto del mondo. Tra i Paesi occidentali, un posto a sé spetta alla Gran di Stato a puntare esplicitamente sul valore divulgativo del nuovo mezzo espressivo a scapito di quello radiofonico fu il leader ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] al silenzio o a penose abiure), impedì che il nuovo programma avesse corso, anche se, negli anni Trenta e " oppure "l'oggetto visibile", come ritiene Béla Balász, bensì il mondo visibile "restituito non come tale ma nelle sue correlazioni di senso". ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] Il nr. 285, febbraio 1978, si aprì con un editoriale della nuova direzione (Jean-Pierre Beauviala, Daney, Narboni, Toubiana), in cui si di sempre, primo fra tutti Godard, in ogni parte del mondo, dalle Filippine di L. Brocka alla Germania di R.W. ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] trucco ma di un principio artistico solidissimo e niente affatto nuovo, se Brando stesso lo rinviene in attori di vecchia artistico, questa deliberata mancanza di adesione alle regole del gioco mondano gli permette ancora di creare tra sé e il ' ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] di Dmitrij D. Šostakovič, dal memorabile Novyj Vavilon (1929; La Nuova Babilonia) di Grigorij M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg in , merita citare Hans Zimmer, che in A world apart (1987; Un mondo a parte) di Chris Menges, The last emper-or (1987; L' ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...