Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] dei codici cinematografici, inquadrato con un nuovo rigore e con una nuova attenzione al problema dello 'specifico', dare a capire": essa non si limita a rappresentare una porzione di mondo, ma la predica e la soggettivizza a partire dal punto di ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] Golem, wie er in die Welt kam (1920; Golem ‒ Come venne al mondo) e Lebende Buddhas (1925; Il fantasma di Budda), entrambi di Paul Wegener che quest'ultimo poteva dare per aprire al film nuove possibilità, con il passaggio dal regime della Vision a ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] 'cosmofania' meccanica. L'allargamento infine dei modi della ripresa e della produzione di immagini ha creato una nuova immagine-mondo, ampliando il visibile sino all'orizzonte dell'immaginato. Anche l'evoluzione delle tecnologie del sonoro (v. suono ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] collettiva inventata dalla stampa per indicare i nomi dei cinquanta nuovi registi emersi in soli due anni in un campo professionale con l'emergere di nouvelles vagues in molti Paesi del mondo. L'idea secondo cui l'origine di questi tentativi ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] s.; dice di sé stesso: "Sono operatore. Ma veramente, essere operatore, nel mondo in cui vivo e di cui vivo, non vuol mica dire operare. Io non opero funzione del punto di vista è quindi talmente nuova da fare di questo concetto il perno centrale ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] Louis Delluc. Ma a costituire veri e propri esempi per il mondo intero furono soprattutto film tedeschi come Variété (1925) di Ewald Sessanta l'uso dello zoom era per lo più appannaggio del nuovo cinema europeo (per es. Billy liar, 1963, Billy il ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] , C. entrò con il 50% nel capitale dell'appena rinata Cines (la 'quarta Cines'): il nuovo Stato democratico faceva così il suo ingresso nel mondo della produzione cinematografica. Alla fine dell'anno la Metro Goldwyn Mayer annunciò che le riprese del ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] 'opera è colui che ha "un'idea del mondo e un'idea del cinema"; più specificatamente si medium in the motion picture, in "Bulletin of Department of Art and Archaeology", 1934, nuova ed. ampliata in "Critique", 1947, 3 (trad. it. in "Cinema & ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] generico nella compagnia di prosa del Molinari del teatro Nuovo, nella quale si sentì più libero per la La Fiera letter., 18 dic. 1949; Il Pomeriggio (Bologna), 8 febbr. 1951; Il Mondo, 24 nov. 1951; Corr. della sera, 22 dic. 1956; La Stampa, 9 apr. ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] sta per sparire (e quindi è come se fossero rimasti soli al mondo) e aspettano di andarsene per non vedere la lenta agonia del lo appassionò maggiormente fu, però, il sogno di tradurre in un nuovo kolossal d'autore il libro I 900 giorni. L'assedio di ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...