Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] lo avesse appassionato tanto da annunciare di voler scrivere un Nuovo Laocoonte (titolo che era stato poi utilizzato da Rudolf Arnheim propria personalità. Il poeta crea, presupponendo il suo mondo, ed è critico in quanto commisura ogni elemento ...
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Canudo, Ricciotto
Alberto Boschi
Teorico e critico cinematografico, nato a Gioia del Colle (Bari) il 2 gennaio 1877 e morto a Parigi il 10 novembre 1923. Poeta, drammaturgo, romanziere, saggista e instancabile [...] , e al tempo stesso celebra in esso l'avvento di una nuova forma di culto e di un nuovo rito collettivo. Accomuna infatti i suoi scritti sulla musica e sul cinema la convinzione che nel mondo moderno spetti all'arte il compito di colmare il vuoto ...
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Malasomma, Nunzio
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Caserta il 4 febbraio 1894 e morto a Roma il 12 gennaio 1974. Dopo un significativo apprendistato nel cinema muto, fu uno dei più prolifici [...] ambientato in una prigione-modello statunitense (Cose dell'altro mondo, 1939), e Dopo divorzieremo (1940), dall'omonima commedia da Amedeo Nazzari e Lilia Silvi, che si ritrovarono di nuovo insieme in Scampolo (1941), tratto dalla commedia di D. ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] », 6-7, 1963, pp. 260-267.
87 M. Muscolino, Il cinema che è nel mondo, cit., p. 117; cfr. L. Miccichè, Una generazione senza monumenti nel nuovo cinema cecoslovacco, «Bianco e Nero», 9, 1965; G. Buttafava, Il giovane cinema sovietico, «Bianco ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] al cinema degli effetti speciali, non solo 'giocattolo', ma anche nuova maniera di concepire il mondo); o si pensi a quei casi in cui il film opera da innesco o da terminale di nuove forme di esperienza visiva (per es., quando consolida l'uso di ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] Le Cinéma et les cinéastes, Paris, Cinémathèque Française, 1985).
V. De Marchi, M. C. Ercolessi, Terzo mondo e quarto potere, Roma-Torino, Rai-Nuova ERI, 1991.
P. Dorfles, Atlante della radio e della televisione 1991, Roma-Torino, Rai-ERI, 1991.
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] trentina d'anni, nei depositi di tutto il mondo iniziò a presentarsi un nuovo pericolo, la Vinegar syndrome: il triacetato decade nero; le ricerche condotte presso le cineteche di tutto il mondo hanno permesso di scoprire che il film era in realtà ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] non è una percezione ma un "altrove perpetuo", "una negazione d'essere al mondo" (p. 284). Le immagini sono poi naturalmente il fondamento dell'arte e l un vettore di allucinazione senza dubbio nuovo nel mondo della comunicazione, che ha una ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] lungometraggio divenne immediatamente uno standard a Hollywood, e una norma per le case di produzione in tutto mondo. Il nuovo formato richiedeva una struttura narrativa più complessa di quella dei cortometraggi precedenti, e tale complessità esigeva ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] dei pirati. Il bimbo osserva stupito il lavoro dell'artista: ogni nuova pittura racconta una storia ed è davvero magico vedere le pareti bianche che pian piano si trasformano nel mondo intero!
Se non si è abbastanza ricchi per chiamare in casa un ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...