Filosofo e storico (Mariano presso Pozoblanco, Cordova, 1490 - ivi 1573); studiò ad Alcalá, e quindi (1515) a Bologna, dove ebbe come maestro P. Pomponazzi. Fu poi per alcuni anni (1523-27) a Carpi e a [...] opere deboli e prive di critica. S. sollevò molte discussioni intervenendo nella polemica sulle conquiste spagnole nel NuovoMondo e sui diritti dei conquistatori: egli sostenne come derivante dal diritto umano e divino la legittimità della lotta ...
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Domenicano (Siviglia 1474 o 1484 - Madrid 1566). Addottoratosi a Salamanca, si recò in America (1502), a Santo Domingo; presi gli ordini sacri (1512), iniziò la sua opera di evangelizzazione. Tre anni [...] così inizio la quaestio de Indiis, il dibattito sul diritto o meno alla conquista e sulla legittimità del potere spagnolo nel NuovoMondo, che si concluse con il rinnovo da parte di Carlo V di editti e ordinanze contro la schiavitù e gli abusi dei ...
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Pittore (Fuente de Cantos, Badajoz, 1598 - Madrid 1664). Fu l'artista che meglio seppe rappresentare la religiosità controriformista della Chiesa spagnola del 17° secolo. Profondamente religioso, Z. rimase [...] (Sacra Famiglia; Immacolata, Budapest, Museo; ecc.). Tra il 1640 e il 1650 Z. eseguì molte opere per conventi e chiese del NuovoMondo. Nel 1658 era a Madrid, ma sebbene Velázquez lo aiutasse ad avere onori a corte, ciò non contribuì a farlo uscire ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] con la lezione scettica l'esperienza diretta dei profondi mutamenti verificatisi nell'ambiente culturale europeo (la scoperta del Nuovomondo, la crisi dell'unità cristiana, ecc.). Famose le pagine nelle quali, innanzi a costumi delle popolazioni del ...
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Poeta statunitense (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1882). Fu uno dei primi poeti statunitensi a scrivere su temi propri della sua terra, anche se con modalità mutuate dalla cultura europea; [...] romantico europeo, ne trasferì gli aspetti più superficiali nel nuovomondo, del quale cantò leggende e miti in lunghi racconti J. R. Lowell alla società colta ma convenzionale della Nuova Inghilterra, L. mostrò di non avvertire i gravi problemi ...
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Romanziere tedesco (Neuruppin, Brandeburgo, 1819 - Berlino 1898); discendente da ugonotti francesi, fu dapprima farmacista a Dresda e a Berlino, ove entrò nel circolo letterario Tunnel über der Spree. [...] Germania e all'ethos a esse connesso, non se ne lasciò però sfuggire ldecadenza. Accanto al vecchio e nuovomondo aristocratico (Schach von Wuthenow, 1883; Unwiederbringlich, 1891; Der Stechlin, 1899) rappresentò fenomeni tipici dell'epoca, come la ...
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Cartografo (Rupelmonde, Fiandra, 1512 - Duisburg 1594). Abile costruttore di astrolabî, sfere armillari, ecc. e anche provetto agrimensore, iniziò l'attività cartografica con una carta della Palestina [...] (detta proiezione, o carta, o metodo di M.) tuttora usata nella navigazione lossodromica, e ancora una carta del NuovoMondo (15 fogli), oggi perduta. Ma M. vagheggiava il progetto di elaborare una specie di enciclopedia cosmografica sintetica. Di ...
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Scrittore e giornalista uruguayano (Montevideo 1940 - ivi 2015). Attraverso i miti e la descrizione del quotidiano degli umili ha evocato un mondo in crisi d’identità. Nella sua opera di maggiore impegno, [...] . 1990; El siglo del viento, 1987, trad. it. 1991), ha composto un grande affresco di storia del NuovoMondo, in particolare dell'America Latina, dalla conquista europea a oggi, attraverso la rievocazione, rigorosamente documentata ma rielaborata sul ...
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Scrittrice e pubblicista (Tuorla, Finlandia, 1801 - Årsta, Stoccolma, 1865), ispiratrice del movimento femminista in Svezia. Nel romanzo Presidentens döttrar ("Le figlie del Presidente", 1834) si afferma [...] anima", 1856). Ma nelle lettere e nelle memorie dei suoi soggiorni negli Stati Uniti (1849-51: Hemmen i den nya världen, "Le famiglie nel nuovomondo" 1853-54), in Italia, in Grecia e in Palestina (1856-61: Livet i gamla världen, "La vita nel vecchio ...
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Generale inglese (Riverhead, Kent, 1717 - Montreal, Kent, 1797). Combatté in Germania e nei Paesi Bassi come aiutante di campo del gen. Ligonier, e poi con il duca di Cumberland nella guerra di Successione [...] nell'America Settentrionale. Insignito (1761) dell'ordine del Bagno e divenuto capo di tutte le forze inglesi nel NuovoMondo, ritornò in Inghilterra alla conclusione della pace (1763); fu da Giorgio III creato pari (1776) e feldmaresciallo (1796 ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...