Pseudonimo di artista belga (n. Gand 1976) dallo stile personale e riconoscibile, assoluto protagonista internazionale del muralismo contemporaneo; può vantare realizzazioni in tutti i continenti. Rimane [...] in quasi tutte le grandi città d’Europa e in molti paesi dei cinque continenti, dal Gambia alla Nuova Zelanda, dalla Cambogia al Messico. Le grandi dimensioni raggiunte dalle sue opere e i relativi tempi di realizzazione rendono necessaria la sua ...
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Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926 - Brema 2002). Intellettuale tra i più radicali della seconda metà del 20° sec., ha esercitato il suo pensiero critico sulle forme istituzionali, [...] politica sociale della Chiesa, fondò a Cuernavaca (Messico) il Centro interculturale di documentazione, in cui disamina dei processi attraverso i quali la crescita industriale produce un nuovo modello di povertà (Toward a history of needs, 1978; trad ...
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Scrittore e diplomatico messicano (Città di Messico 1902 - ivi 1974). Più volte ministro, T. fu, tra l'altro, direttore generale dell'UNESCO (1948-52). Alla carriera politica affiancò un'intensa attività [...] giovanissimo, di letteratura francese all'univ. di Città di Messico (1924-28), fondatore della rivista letteraria Contemporáneos (1928 58), concluse la sua attività pubblica come ministro, di nuovo, della Pubblica Istruzione (1958-64).
Opere
La sua ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Reus, Catalogna, 1814 - Madrid 1870); combatté nella prima guerra carlista (1833-39) coi costituzionali. Schieratosi (1840) col partito progressista, esule in Francia [...] alla guerra del Marocco (1859-60) e alla spedizione del Messico (1861). All'opposizione durante il regno di Isabella II, ottenne l'assenso di Amedeo d'Aosta, ma fu ferito mortalmente in un attentato lo stesso giorno dell'arrivo in Spagna del nuovo re. ...
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Generale e uomo politico messicano (Jalapa 1796 circa - Città di Messico 1876). Dopo aver militato nell'esercito spagnolo, accettò il Piano di Iguala (1821) e l'instaurazione dell'impero di A. de Itúrbide, [...] popolarità per aver difeso Veracruz dalla flotta francese. Di nuovo presidente (1841), fu rovesciato nel 1844 e costretto all tornare alla politica con l'instaurazione dell'impero di Massimiliano (1863), poté rientrare in Messico solo nel 1874. ...
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Militare e uomo politico messicano (Valladolid, od. Morelia, 1783 - Padilla 1824). Fino al 1820 combatté nell'esercito spagnolo contro i patrioti; poi (1821), d'accordo con V. Guerrero, proclamò il Plan [...] spagnolo. Rifiutato il piano dal viceré spagnolo Apodaca, I. otteneva invece il riconoscimento dell'indipendenza del Messico, stipulando col nuovo viceré J. O'Donojú i trattati di Córdoba (poi rifiutati dal Parlamento spagnolo). Entrato a Città ...
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Mexía, Ynés Enriquetta Julietta. – Botanica ed esploratrice statunitense di origini messicane (Washington 1870 - Berkeley 1938). Personalità irrequieta, fin da adolescente esposta alle sollecitazioni di [...] ha intrapreso un’incessante attività di ricerca botanica nel Messico occidentale, estendendo le sue esplorazioni in Argentina, Cile, vegetali, identificando un nuovo genere di Compositae (Mexianthus mexicanus) e 500 nuove specie botaniche (tra cui ...
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Generale francese (Grenoble 1795 - Ginevra 1871). Si segnalò giovanissimo nelle campagne di Russia e di Germania; la monarchia di luglio lo inviò in Algeria, dove raggiunse il grado di generale di divisione [...] dell'Algeria per sette anni, e maresciallo di Francia; poi (1859-67) di nuovo ministro della Guerra. Durante il suo ministero si ebbe la spedizione in Messico; per non far risentire al paese gli oneri finanziarî dell'impresa, non rifornì i ...
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Generale (n. in Biscaglia - m. in Messico intorno al 1822), funzionario spagnolo in America. Contribuì a soffocare la rivolta di Tupac Amaru nel Perù (1780-81), combatté poi nel Cile contro gli insorti [...] . C. L. de Urrutia. Dichiarata l'indipendenza (15 sett. 1821), i patrioti nominarono G. capo del nuovo stato. Compiutasi l'annessione del Guatemala al Messico, che G. non seppe evitare, e staccatosi dal Guatemala il Salvador, G. fu destituito dal gen ...
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Missionario (Baños de Río Tobía, Logroño, 1512 - Madrid 1594); domenicano nel convento di S. Esteban (1546), fu poi nel Messico, dapprima missionario nella provincia di Guajaca, poi come priore, vicario [...] consultore del Sant'Uffizio nel Nuovo Mondo. Inviato a Madrid presso Filippo II a patrocinare gli interessi della provincia e in particolare la causa degli Indiani, fu nominato vescovo di Manila, suffraganea di Città di Messico. Arrivato a Manila con ...
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iucca
s. f. [lat. scient. Yucca, dallo spagn. yuca, e questo da una voce del Nuovo Messico (Stati Uniti d’America)]. – Genere di piante della famiglia agavacee, con una quarantina di specie viventi nelle pianure e sulle montagne aride delle...
uto-azteco
uto-aztèco agg. [comp. di uto, tratto dal nome degli Ute, confederazione di tribù indigene dell’America Settentr. (che occupavano in origine il Colorado e l’Utah, e si estesero poi fino al Nuovo Messico), e azteco] (pl. m. -chi)....